Cagliari, cittadini “guardiani” contro gli incivili dei rifiuti: “Mandiamo le loro foto al Comune ma non cambia nulla”

I cassonetti superstiti presi d’assalto da persone che vengono, con le auto cariche di rifiuti, da tutta la città e l’hinterland. In via Lanusei residenti e commercianti sono esasperati: “Abbiamo inviato decine di segnalazioni e foto ma non è servito a nulla. Qui vengono a buttare soprattutto bottiglie e resti di cibo”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Il porta a porta non è ancora realtà in tutta Cagliari. In tutta una serie di strade ci sono ancora i cassonetti, che diventano la “meta” quotidiana di molti cagliaritani – ma anche abitanti dell’hinterland – che arrivano in auto e gettano rifiuti di ogni tipo, prima di sgommare via. Come nel caso di via Lanusei: sono otto i contenitori presenti a bordo strada, strapieni sin dalla tarda mattinata. E i residenti e i commercianti, esasperati, hanno deciso di trasformarsi in “guardie ecologiche” gratuite. Armati di smartphone, fotografano tutti gli incivili che arrivano, aprono il cofano dell’automobile, gettano maxi sacchi neri di spazzatura e se ne vanno. Massimo Ghiani, 56 anni, gestisce un negozio di frutta e verdura. Ogni giorno, alle sei e quarantacinque, alza la serranda della sua attività e, spesso, maledice il fatto di non essere arrivato da casa con una molletta per il naso: “C’è una puzza insopportabile di cibo marcio, qui vengono soprattutto a disfarsi di cassette di pesce e di bottiglie. Con il caldo la situazione sta diventando”, a voler essere gentili, “sgradevole. Ho fatto tante segnalazioni, ma la risposta dal Comune è stata sempre la stessa, dicono che bisogna avere pazienza perché, tra massimo un mese, dovrebbero togliere tutti i cassonetti”. E, quindi, far partire la nuova raccolta di rifiuti.
 
“Nella via abitano tante persone, e i cassonetti sono pochi. La mattina, sì, vengono a svuotarli, ma dopo poco tempo sono nuovamente pieni. Tante volte ho visto automobilisti fermarsi per liberarsi della spazzatura, non mi sono nemmeno avvicinato. Ho scattato fotografie e le ho inviate, così come me anche qualche abitante della strada”, spiega Ghiani, “Cagliari è la mia città e voglio che sia quanto più possibile pulita. Certo, serve pazienza, dicono, e a volte gli operatori sono anche intervenuti per ripulire. Ma, oltre a questo, cos’altro possono fare?”.


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