Is Mirrionis, la Polizia cambia sede: stop al Commissariato fantasma

Il consigliere regionale di FI, Edoardo Tocco scrive al Governatore Pigliaru: “Perchè per tanti anni quella sede di fronte al Santissima Trinità è rimasta sguarnita? Un territorio quello di San Michele che ancora risente di prevenzione e sicurezza”


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“No al trasferimento del Commissariato di Polizia di Sant’Avendrace da via Is Mirrionis”: lo stop al trasloco arriva dal consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) che sollecita il mantenimento dell’attuale struttura di pubblica sicurezza in uno dei quartieri più a rischio della città. L’alternativa di una sede sulla via Abruzzi, infatti, non è considerata una posizione strategica dall’esponente degli azzurri. “Il Commissariato di Polizia – osserva Tocco nell’interrogazione al presidente della giunta Pigliaru – deve continuare a rimanere riferimento fisico all’interno del quartiere per tutta la giornata, visto che si trova in un polo strategico della città, antistante l’ospedale Santissima Trinità, da sempre al centro di diverse problematiche sociali considerata la costante presenza di tossicodipendenti, persone con disagi psichici, con frequenti casi di spaccio di droga e aggressioni”. Il rappresentante forzista auspica un tavolo di confronto immediato con il Ministero dell’interno per il rafforzamento del contingente all’interno del presidio. “Negli anni la struttura di via Is Mirrionis – che attualmente ospita 5 poliziotti (un sovrintendente e 4 agenti) – è stata praticamente desertificata, con una smobilitazione senza precedenti, in un’ottica di razionalizzazione delle spese. All’interno del caseggiato operavano infatti una Squadra volanti, l’ufficio di polizia giudiziaria ed altri sportelli utili ai cittadini – conclude Tocco – Sarebbe opportuno che la sede del Commissariato di via Is Mirrionis fosse rinforzata con personale adeguato a fronteggiare le diverse difficoltà del quartiere. Si precisa poi che il Commissariato sovrintende alle situazioni di ordine pubblico dei rioni di San Michele e Mulinu Becciu oltreché della cittadina di Elmas. Un territorio che quindi avrebbe necessità di un incremento dell’organico, con nuovi agenti da dislocare nel presidio di pubblica sicurezza”.

I RETROSCENA. Centoquindicimila euro annui. E’ l’importo d’affitto che il Ministero paga ad un soggetto privato per i locali adibiti a Commissariato in via Is Mirrionis, Sant’Avendrace per intenderci (fronte Ospedale SS.Trinità), dove però sono in servizio soltanto 5 poliziotti (un sovrintendente e 4 agenti).

Un Commissariato fantasma, detto a chiare lettere, dove in un’ottica di razionalizzazione delle spese, ci entra in ballo totalmente senza timore di smentite. Un edificio che nel giro di una decina d’anni è stato praticamente smobilitato, dove operavano ad esempio una parte di Squadra Volanti, l’ufficio di PG (polizia giudiziaria), mentre ad oggi se tutto va bene c’è a malapena un piantone e chi riceve le querele/denunce. Eppure, in quel ring di quartiere, tra spaccio di droga e aggressioni, ce ne sarebbe davvero bisogno. Una cattedrale nel deserto, un’efficienza pressoché inesistente. Un peccato, visto che fino a qualche anno fa, contava 30 persone, con una squadra investigativa altamente operativa.   

ACCORDO COMUNE E QUESTURA. E poi saltano fuori altri particolari, il Comune di Cagliari sarebbe pronto a cedere gratuitamente l’utilizzo di un edificio dietro la zona di via Abruzzi da adibire a posto fisso di polizia. Propri ocosì, sopperendo così all’attuale ed ingente somma annuale per la locazione degli uffici di Is Mirrionis, dove tra l’altro non c’è nemmeno una autopattuglia di servizio. Ma tutto è rigidamente fermo dagli intoppi burocratici: tutte le chiamate al 113 vengono smistate da via Tuveri, che tra l’altro ha non poche difficoltà logistiche con poche volanti e alcune ferme in officina, con alle volte gli stessi equipaggi “fermi” ad attendere il rientro dell’auto di servizio smontante impegnata in una chiamata o intervento prolungato. Il contesto sociale, a Is Mirrionis, lo si conosce da tempo: tra spaccio, micro-spaccio, aggressioni, furti e rapine. E soprattutto, tossicodipendenti ovunque, nelle strade, piazze e dentro l’ospedale. 

GLI ALBORI. Nel 2000, negli uffici, c’erano ben trenta poliziotti, una squadra volante funzionale e attiva, un’unità investigativa capace di svolgere complesse ed articolate attività ed un ufficio denuncie valido ed efficiente. Gli anni sono passati e i poliziotti, nonostante abbiano continuato volenterosamente la loro attività, hanno dovuto assistere ad un lento smantellamento arrivando alla situazione così come è oggi, con un organico composto di soli 5 agenti in divisa.  

 

 


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