Aggressione selvaggia nella notte ai danni di un autista del Ctm. Episodio increscioso al capolinea della linea 3: in via Abruzzi un conducente è stato aggredito e pestato da due ventenni, riempito di pugni e portato d’urgenza al pronto soccorso. I ragazzi terribili lo avevano già riempito di insulti prima, durante il tragitto, per poi scendere alla fermata di via Emilia. Poi il far west: i teppisti sono risaliti sul’autobus a sorpresa picchiando l’autista. Inutile il tentativo di difendersi con un estintore, nel pullman ricoperto di schiuma. L’ennesimo caso di una vera e propria emergenza ordine pubblico a bordo degli autobus cagliaritani, in balia di una giungla senza controllo. Appena una settimana fa l’episodio della donna anziana presa a calci dal branco dopo un rimprovero. Ora l’ennesimo autista del Ctm che finisce in ospedale, e a nulla sembrano servire le telecamere. Dura intanto la presa diposizione del sindacato Orsa: “È ora di finirla – dichiara Kuigi Melis, segretario provinciale dell’O.S. OR.S.A. Autoferro di Cagliari – con le sole tecnologie sponsorizzate del direttore Castagna non si risolvono questi atti teppistici. Abbiamo già più volte denunciato l’alta percentuale dei fattori di rischio che deve mettere in conto il Conducente che si trova a svolgere il servizio da solo e senza alcuna tutela ne garanzia di un pronto intervento. Tali fatti – continua Melis – sono oramai sempre più frequenti in quanto il bus è diventato terra di nessuno. Pochi verificatori, specialmente nei giorni festivi, salgono sui bus e gli stessi vengono impegnati solamente per il controllo dei titoli da viaggio atti a far solamente cassa e non anche per la sicurezza. Più volte abbiamo sollecitato un confronto con il Prefetto di Cagliari – conclude Melis – per porre le condizioni affinché vengano impegnate delle squadre di Agenti in borghese sui bus che possano agire da deterrente per prevenire l’insorgere di azioni criminose. Ma tale richiesta non è stata presa in considerazione. Il CTM non può restare a guardare mentre i conducenti vengono aggrediti giornalmente da teppisti che il più delle volte non arrivano ai 18 anni”.












