“In questo paese i bambini giocano ancora per strada”: singolare cartello a Siliqua

Un cartello che invita agli automobilisti a rallentare.


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 La scuola è finita, l’estate è considerata un periodo di svago e serenità soprattutto per i più piccoli che, dopo le fatiche dell’anno scolastico, si godono le giornate tra giochi con la bicicletta e due tiri al pallone. Nei paesi dove è ancora possibile, le strade sono una delle mete di ritrovo, teatri che segneranno per sempre ricordi indelebili di momenti spensierati. Ed ecco che gli adulti, ricordandosi forse di quei bellissimi periodi trascorsi in gioventù, hanno deciso di salvaguardare questo aspetto al fine di regalare alle nuove generazioni emozioni semplici ma importanti, ossia quelle dei giochi in strada e lo hanno fatto nel modo più esplicito che ci potesse essere, cioè quello di avvisare gli automobilisti a rallentare.
Il cartello è stato affisso nei giorni scorsi in via Sebastiano Satta. “In questo rione, infatti, bambini e bambine vanno in bici, giocano a pallone, fanno il salto della corda, il tutto in allegria e per strada, come nei vecchi tempi” spiega Roberto Collu, un abitante del luogo. “Con questo singolare cartello, esposto da alcuni residenti si vogliono salvaguardare i giochi dei bambini che fortunatamente vengono ancora fatti in strada, dove anche i più piccoli possono divertirsi all’aria aperta. Ed oltretutto hanno il diritto di farlo, incolumi da rischi e pericoli. La finalità del cartello infatti è quella di tutelare un sano divertimento dei ragazzini. Tra l’altro, è sempre più raro trovare dei luoghi in cui i bimbi giocano spensierati rincorrendo un pallone per strada. 
Tuttavia, intere generazioni ricordano di aver giocato a nascondino dietro le loro case, a pallone o con le trottole negli spiazzi del paese. Piuttosto che con un dispositivo elettronico, come invece si fa ora. Quindi, l’invito agli automobilisti è quello di rallentare in quanto anche qui a Siliqua ci sono bambini “fortunati” che giocano ancora in strada. Un aspetto che nell’era della tecnologia non è una cosa dì poco conto”.


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