In 4mila a Cagliari per la festa della Liberazione: “Piazza piena di antifascisti come ai tempi di Berlusconi”

In migliaia sfilano da via Alghero a piazza del Carmine, tante le bandiere della pace e comuniste. Marco Sini del Comitato 25 aprile: “Siamo il doppio dell’anno scorso, tanti democratici hanno voluto esserci come nel 1994 quando Berlusconi aveva sdoganato una curiosa equidistanza tra fascisti e antifascisti”. GUARDATE il VIDEO


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Sono stati almeno 4mila i sardi scesi in piazza a Cagliari per festeggiare la settantaquattresima ricorrenza della Liberazione dal nazifascismo. Il corteo, coloratissimo, si è mosso da via Alghero a piazza del Carmine: c’è chi ha ballato e cantato le canzoni più famose della Resistenza – su tutte “Bella ciao” – chi ha scandito slogan – “siamo tutti antifascisti”, “viva l’Italia liberata”, “oggi e sempre resistenza” – e chi ha sventolato questa o quella bandiera: dai Radicali ai Rosso Mori, dal Partito Comunista al vessillo dei quattro mori, passando per bandiere della pace e anche qualcuna del Pd. Dopo la deposizione delle corone d’alloro ai caduti in via Sonnino, la tappa finale è stata, come da tradizione, piazza del Carmine, per i discorsi finali.

 

Marco Sini, figura storica dell’Anpi provinciale e presidente del comitato 24 aprile, è stato netto: “Nel 1994 Silvio Berlusconi andò al governo e la sua parte politica non partecipò a nessuna iniziativa del venticinque aprile, segnando una curiosa equidistanza tra fascismo e antifascismo. In quell’anno le piazze d’Italia si riempirono, è successo lo stesso oggi, siamo almeno il doppio rispetto all’anno scorso. Vuol dire che è scattato un meccanismo che ha consigliato ai tanti democratici e antifascisti che in genere non partecipano di esserci”, afferma Sini, “ecco perché siamo in tanti”.