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Trenta, anche 40 minuti in orario di punta per attraversare via Campania e via Bacaredda: è qui, in questo imbuto del traffico, che sta impazzendo la circolazione cagliaritana. In una delle strade alternative dopo la chiusura della rotonda di via Cadello e al centro di tantissimi cantieri aperti dalla giunta Zedda proprio a un anno dalle elezioni. “Via Campania è un disastro e diventa una strettoia infinita per le auto- si lamentano gli automobilisti- si rimane fermi, condannati a guardare le finestre del Pacinotti. Ci chiediamo perchè un anno intero di lavori, forse per fare costruire altre case che resteranno sfitte?”.
La rabbia non si è affieviolita più di tabto, nel corso delle ultime settimane. Domani l’assessore Coni sarà a Pirri, a incontrare la Municipalità, a confrontarsi cpon i commercianti che lamentano affari drasticamente in calo. Intanto oggi sono stati annunciati altri lavori, per la rotatoria di piazza Amsicora, e il consiglio del Comune è sempre lo stesso: “Non passate da lì, cercate percorsi alternativi”. Si, ma quali? Via Campania paralizzata a tutte le ore è la dimostrazione che centinaia di cagliaritani sono condannati a cambiare abitudini. Alzarsi mezz’ora prima, cercare una palestra più vicina, ironizzare sui social network. Poi c’è l’incognita Poetto: sarà tutto risolto per l’estate, viabilità cantieri e problema chioschi? E in via Roma cosa accadrà a maggio, nei giorni dell’America’s Cup? Era davvero necessario paralizzare la città per un anno intero per una rampa in via dei Valenzani?