Monserrato – Sporca i marciapiedi con escrementi di animale, e forse anche umani, sicuramente per “dispetto” nei confronti dell’amministrazione in carica: dopo quasi un mese, è stato individuato l’autore che, a bordo di una bicicletta carica di piatti pieni dello scarto biologico, era pronto a depositare il composto in via Porto Botte, nel parco riservato al gioco dei più piccoli. Il sindaco Tomaso Locci: “Atti vili, da non sottovalutare, che generano e fomentano astio nei nostri confronti”.
L’incredibile vicenda è stata risolta e svelata solo questa mattina: dopo varie segnalazioni da parte dei cittadini e accertamenti effettuati in borghese e con le telecamere di videosorveglianza, alle sei, il depositatore seriale di escrementi è stato identificato grazie all’intervento della polizia locale e dei NOGRA. “Quello che mi dispiace – spiega il sindaco Tommaso Locci – è che si tratta di una persona di una certa eta’, commerciante, molto conosciuta a Monserrato, molto vicina alla “vecchia” politica locale e uno degli attori principali del Comitato nato per la richiesta della Riqualificazione dell’intero spiazzo in terra battuta in via Porto Botte, confinante con il territorio di Cagliari, abbandonato da tanto tempo e dalle stesse persone di sua fiducia che hanno governato e guidato per 25 anni Monserrato. Forse i veri interessi erano solo i suoi interessi, a discapito dei cittadini, come dimostrato anche in questa ultima occasione. Che forse come diceva un politico di razza “il potere logora chi non c’è l’ha?
Qualcuno forse, con questi gesti pensava di screditare il nostro lavoro. Molto irrispettoso tra l’altro non solo verso l’ambiente ma anche del luogo, ossia il parco giochi dei bambini di via Porto Botte, e nei confronti di tutti i cittadini. Già da tempo stavamo lavorando in borghese per individuare questa persona che, più in un’occasione, ha manifestato contrarietà alla mia amministrazione. Questo ci può anche stare finché rimane nei limiti della democrazia, di un discorso, di un confronto politico ma, molto spesso, sono state portate avanti, anche da alcune persone a lui vicino, delle polemiche particolari. A noi dispiace che ci si possa abbassare a questi gesti o arrivare ad altri, più gravi o meno gravi, solo per il gusto di screditare la nostra amministrazione e, quindi, anche l’operato della nuova assessora all’ambiente, Paola Piroddi, sempre pronta a dare ancora più impulso ai nostri programmi di mandato, inoltre di tutti gli operatori ecologici che ogni mattina venivano anche rimproverati e accusati dai vari cittadini schifati, ma, soprattutto, l’operato portato avanti dal sottoscritto e dalla mia squadra. È stata sequestrata la bicicletta con il porta pacchi, oramai famosissimo, carico di piatti con gli escrementi. Mi chiedo un’altra cosa, cioè se siano dei casi isolati oppure ci sia proprio un disegno precostituito, ossia che, quando vengono realizzati da questa amministrazione degli obiettivi, subito dopo, caso strano, iniziano ad uscire delle contestazioni che, se da un lato possono sembrare anche delle semplici critiche, poi si trasformano in veri e proprie attacchi personali e critiche alla mia amministrazione”.
Le contestazioni in città non mancano mai, e ci può stare se costruttive, ma non anche solo per un semplice cartello, che riportava, qualche giorno fa, un errore nella data. È sorto un caso, imbarazzante, mediatico incentrato, alla fine, sull’operato dell’amministrazione in carica che niente aveva a che spartire con quella dicitura con un errore irrilevante. “Si cerca di denigrare e soprattutto di negare il grande lavoro che si sta facendo, non è semplice operare ma quello che caratterizza la mia amministrazione e coloro che sono assolutamente fedeli al mandato del 2019 è la trasparenza, il rispetto nei confronti dei cittadini per svolgere questo ruolo solo esclusivamente a vantaggio di tutti. Chi cerca di ritornare alla luce in questo modo non è certo per fare gli interessi della comunità ma per un loro interesse personale o, addirittura, per le poltrone o per cercare di tornare con nuove e vecchie faccie magari riciclate al governo della nostra bella Citta’. Purtroppo senza rendersi conto che questi sono dei mezzucci che non possono convincere i cittadini. Noi continuiamo per la nostra strada e ci dispiace tanto per quello che è successo: magari offrirò un bel caffè a chi ha compiuto questo gesto ma tale situazione non è da sottovalutare poiché atti simili, nel 2018, hanno acceso degli odi veramente paradossali e, poco dopo, hanno portato a compiere altre azioni da condannare, come le pallottole e quant’altro, e, nei mesi scorsi, la scritta ingiuriosa nella facciata della casa dei miei genitori”.
Diatribe alimentate soprattutto nei social “e gesti che, ovviamente, portano discredito: indubbiamente l’indagine va avanti e verificheranno se è un caso isolato, di un’unica persona, o se ci sono anche altri soggetti che, vogliono realizzare un disegno ben preciso che, mi auspico non si persegua mai.









