Cagliari, il PUC divide: Alessandra Zedda si astiene e critica la mancanza di una visione “da capitale del Mediterraneo”
Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Piano Urbanistico Comunale, ma la seduta ha lasciato dietro di sé una frattura politica significativa.
Tra i voti di astensione anche quello dell’ex candidata sindaca Alessandra Zedda che ha definito la maggioranza colpevole di aver perso un’occasione storica per ridefinire il futuro urbanistico della città.
Per la Zedda il PUC appena approvato “non ha una visione di una Cagliari capitale del Mediterraneo, porta d’Europa, capoluogo metropolitano e della Sardegna”. Secondo l’esponente del centrodestra, il piano si limita a delineare porzioni di territorio senza costruire un quadro organico capace di valorizzare i quartieri con pari dignità, e senza individuare strategie in grado di rendere la città competitiva nello scenario mediterraneo.
Tra i punti più critici indicati dalla consigliere dell’opposizione spicca la “mancata occasione di collegare in modo efficace la parte occidentale della città con Pirri e l’hinterland”, una carenza che, a suo dire, penalizza la mobilità e lo sviluppo integrato dell’area metropolitana. Rimangono irrisolte anche due questioni storiche: “la grande incompiuta di Tuvixeddu e Tuvumannu, aree strategiche che avrebbero potuto trovare nel PUC una definizione chiara, e l’assenza di un vero piano parcheggi, indispensabile per rispondere alle esigenze di residenti e attività produttive”.
Zedda critica duramente anche il metodo adottato dall’amministrazione, accusata di aver “perso tempo nascondendosi dietro la partecipazione dei cittadini e delle imprese, che di fatto non è avvenuta”. Per la candidata, il coinvolgimento della comunità sarebbe stato solo formale e non sostanziale, rendendo il processo meno trasparente e meno utile alla costruzione di un piano urbanistico realmente condiviso.
Il confronto politico si prepara dunque a proseguire nei prossimi mesi, mentre il PUC entra nella fase operativa. Le visioni contrapposte emerse in aula delineano già uno dei temi centrali della campagna elettorale: che città dovrà essere la Cagliari del futuro?
In conclusione la Zedda uspica che ci sia davvero la massima disponibilità al confronto coi cittadini e coi portatori di interessi da ora sino all’approvazione definitiva.










