Il Partito sardo d’azione ad alzo zero fa tiro al bersaglio contro Fratelli d’Italia e la decisione di indicare il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu alla presidenza della Regione per il centrodestra. Una decisione non condivisa né dallo stesso Psd’az né dalla Lega, che di Solinas è il principale sponsor e continua a rivendicare il bis. “Il tavolo regionale a cui fa riferimento la coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia in Sardegna è un tavolo “truccato”, convocato irritualmente, pessimamente gestito e le cui conclusioni sono state forzatamente e strumentalmente interpretate dalla medesima coordinatrice di FdI. Lo dimostrano le incongruenze che con il passare delle ore emergono in tutta la loro gravità, ad incominciare dalla cooptazione, unilateralmente decisa dalla coordinatrice di FdI, all’interno dello stesso tavolo e con uguale diritto di voto, di singoli consiglieri regionali, di sigle senza liste a supporto e di liste di nuova costituzione che non hanno alcun peso elettorale dimostrato da precedenti partecipazioni al voto in Sardegna”, dice il presidente del Psd’az Moro. Secondo Moro “contrariamente a quanto stabilito nella prima riunione della coalizione, non è dato seguito – come unanimemente deciso – alla costituzione, parallelamente al tavolo del programma, anche del tavolo per l’individuazione delle regole per stabilire il perimetro politico dell’alleanza di centro destra civica e sardista ed il peso di ciascun voto, in vista di possibili nuove adesioni per le elezioni del prossimo 25 febbraio. Non resta dunque che ripartire dalla correttezza e dalla lealtà, se davvero si vuole ricercare l’auspicata unità politica e di azione, lasciando da parte gli inutili personalismi e le camarille che hanno intossicato la legislatura che si chiude, portando a continui cambi di casacca, alla scomposizione dei gruppi espressione di partiti in favore di sigle e raggruppamenti nati in maniera scomposta con il dichiarato intento di condizionare la maggioranza”.
“Antonella Zedda prima di dare patenti di unità e coerenza per la coalizione dovrebbe ricordare come ad Olbia per le elezioni comunali abbia spaccato la coalizione non presentando il simbolo di FdI nel centrodestra ma abbia addirittura candidato i suoi iscritti a sostegno della coalizione di centrosinistra formando una lista civica contrapposta al Sindaco Nizzi. Così come ad Iglesias ha presentato un candidato a Sindaco di FdI in contrasto con il resto della coalizione. L’unica costante di queste operazioni è sempre stata la sconfitta. Ecco perché – conclude Moro – chiediamo ancora una volta che si torni al buon senso ed a ragionamenti politici che consentano ai partiti di compiere le proprie legittime scelte, nel rispetto della forma e della sostanza, delle regole e delle consuetudini, delle persone e delle cariche, evitando pericolose quanto improduttive scorciatoie, insieme con quelle dannose forzature che minano la credibilità e l’autorevolezza di chi dovrebbe recitare un più calzante ruolo politico a garanzia della tenuta della coalizione e del pieno rispetto dei più elementari principi democratici”.











