Una strage degli innocenti infinita, senza confini. La storia che continua senza interruzione. Lacrime versate dalle vittime che a gran voce invocano aiuto. La popolazione, vittima di una politica discutibile soffre e lancia le sos alla comunità internazionale. La religione strumentalizzata dagli estremisti che usano il Corano a seconda della situazione politica.
In questa valle di lacrime, dove a Tripoli troppe ferire non vogliono rimarginarsi, interviene il porta voce dell’Associazione Sardegna Libano, il presidente, Doreid Mohamad.
“L’ennesima strage degli innocenti: morte più di 40 persone ferite più di 500 in due grandi esplosioni a Tripoli, la prima esplosione ha colpito la moschea al Taqwa in prossimità della rotonda del fiume di Abu Ali durante la preghiera del Venerdì causata da un’autobomba, e la seconda esplosione ha presso di mira l’ingresso della moschea Al Salam davanti alla Rashid Karami Gallery.
La prima esplosione è avvenuta a soli 100 metri dalla casa del governo Najib Mikati, tenendo in considerazione che lo sceicco Salem Al-Rafii era presente nella moschea Al Salam , mentre la seconda esplosione è caduta vicino alla casa del generale maggiore Ashraf Rifi, causando un cratere con un diametro del foro di cinque metri e una profondità di due metri e mezzo, provocando un danno agli edifici circostanti che sono stati danneggiati con le finestre completamente distrutte, e colpendo più di 60 auto, alcune delle quali hanno preso completamente fuoco.
Le ambulanze sono accorse sul luogo insieme alla protezione civile e di fronte alle esplosioni si sono trovati davanti ad una apocalisse di morti e feriti che sono stati portati in tre ospedali, Al Islami , Nini e Al Haikaliyeh. La tensione ha prevalso in città, dove le forze dell’esercito libanese e le forze di sicurezza hanno isolato il luogo delle esplosioni.
In questi casi vanno verificati tre casi, quello giuridico, logistico , e sicurezza.
Per quanto riguarda i procedimenti giudiziari, il commissario della procura il Giudice Samir Hammoud ha deliberato l’incarico alla Corte Militare e al Giudice Danny Zaànni e alla Direzione di Polizia Militare nel intelligence dell’esercito libanese e alla Divisione di Informazione, per lo svolgimento delle indagini nelle esplosioni davanti moschee di Tripoli.
Il Comando dell’esercito ha annunciato che alle ore 13.50 circa, sono stati uditi due esplosioni una nei pressi delle moschee di Al Takwa e l’altro nei pressi della moschea di Al Salam nella città di Tripoli, che ha portato a un gran numero di vittime tra i cittadini e gravi danni materiali alla proprietà. Dove le forze dell’esercito hanno isolato il luogo dell’esplosione e ha imposto un cordone di sicurezza intorno ai luoghi, dove hanno partecipato anche un certo numero di esperti e di una unità delle indagini di polizia militare, sotto la supervisione del tribunale competente per rilevare e determinare l’identità degli autori.
Inoltre, lo sceicco Nabil Rahim, ha affermato che le due esplosioni hanno provocato un gran numero di morti e feriti, aggiungendo che lo sceicco Salem Al-Rafii sta bene ed è in un posto sicuro, e lo sceicco Bilal Baroudi, imam della moschea Al Salam sta bene. Ha aggiunto poi in una intervista alla televisione Libanese LBCI, che l’esplosione è avvenuta fuori dalla moschea di Al Taqwa durante la preghiera mentre alla Moschea Al Salam l’esplosione e avvenuta mentre i fedeli stavano lasciando la moschea.
Lo sceicco Nabil Rahim chiama a una tregua, sottolineando che c’è una cospirazione contro il Libano e Tripoli, e il parere che vi è una colonna che vuole creare dei conflitti settari.
D’altra parte Le posizioni politiche sulle due esplosioni: rimangono contrastanti dove i governatori, al Safadi , Ahmad Karami , il Geser e Fatfat.
Dove il ministro delle Finanze Mohammad Safadi ha dichiarato in una intervista alla tv Libanese LBCI, il Libano e sotto la mira dove queste azioni che si stanno susseguendo e non solo a Tripoli, non devono trascinarci dietro ogni reazione.
Da parte sua, il Ministro Ahmed Karami ha invitato i tripolitani di non reagire e di cercare di contenere la rabbia e non cadere nel tranello, declinando la responsabilità verso lo Stato assente, aggiungendo che il Libano è diventato una sicurezza esposta.
Mentre, l’onorevole Samir el Geser, ha dichiarato che quello che è successo oggi a tripoli è un atto criminale, aggiungendo che si dovrebbe seguire la questione con le forze di sicurezza, e il solo blando controllo non e sufficiente per protegge auto-case e edifici dalle esplosioni.
In questo contesto, il parlamentare Ahmad Fatfat ha detto in un’intervista per LBCI, che chi esercita questo tipo di terrorismo in Siria è lo stesso che lo sta praticando in Libano, invitando alla calma.
Proseguendo nell’analisi delle reazioni politiche, il presidente Michel Suleiman condanna il massacro in tutte le sue forme definendolo della serie di attentati rivolte alla nazione nel suo complesso, dove oggi ha colpito cittadini inermi e innocenti alla loro uscita dalle case di culto.
La richiesta del Presidente della Repubblica ai servizi militari e quelli di sicurezza e quella giudiziaria di esercitare il massimo sforzo per scoprire i criminali e gli istigatori, inoltre ha invitato i cittadini ad “essere attenti e vigili, e di non dare l’occasione ai nemici presenti all’interno di destabilizzare la pace e la stabilità in Libano”, esprimendo poi pieno cordoglio alle famiglie delle vittime e pronta guarigione ai feriti.
L’ufficio stampa del Primo Ministro Mikati ha dichiarato che il leader non è a Tripoli, ma si trova fuori dal Libano, notando che ha interrotto tutte le sue visite all’estero ed è di ritorno in Libano. Mikati ha condannato gli attentati e si è tenuto in contatto con i responsabili della sicurezza e il ministro della Sanità Ali Hassan Khalil fornendogli le disposizioni per accogliere i feriti in tutti gli ospedali a spese del ministero della Salute.
Da parte sua, il primo ministro Saad al-Hariri ha ritenuto che Tripoli per anni e stata nell’occhio del ciclone e spesso e stata presa di mira questa città ha subito ondate di caos e di lotte e conflitti armati, facendo notare che molti di coloro che vogliono la distruzione di Tripoli sono molti e tanti sono presenti sia in Libano che fuori dal suo territorio.
Il presidente della camera Nabih Berri, ha dichiarato che le due esplosioni di Tripoli e Beirut sud hanno la stessa matrice, una mano che ha lasciato il segno sui corpi delle vittime, cadute in un atto grave e ignobile.
Mentre, il primo ministro designato Tamam Salam ha detto che le due esplosioni a Tripoli sono un complotto infernale volto a seminare discordia, invitando la gente di Tripoli alla pazienza.
In un contesto correlato, il generale Ashraf Rifi ha detto in un’intervista per LBCI di lasciare il compito di fare le prime indagini all’organo preposto l’identificazione del bersagli, sottolineando che ha più volte e da piu di sette mesi messo in guardia chi di dovere di una eventuale tempesta che avrebbe colpito la stabilità del paese.
In questo contesto, il parere del Ministro della Gioventù e dello Sport nel governo tecnico Faisal Karami ha detto in un’intervista per LBCI, che il Libano e come un arena per la sedizione, sottolineando che sia i Libanesi che il Libano sono sull’orlo di una grande esplosione: quello che è successo a Tripoli non si e mai visto nemmeno nei momenti più gravi, sottolineando che il Libano non sopporterebbe tali incidenti.
Inoltre, il presidente del gruppo al Marada Suleiman Franjieh ha auspicato che tutti abbiano senso di responsabilità per salvare la nazione.
Da parte sua, il Patriarca cardinale Marounita Mar Beshara Boutros Al Rahi ha denunciato la morte di tante persone innocenti, considerando che l’esplosione avvenuta ha lasciato delle profonde ferite, e ha invitato il popolo di Tripoli a dar prova di moderazione ed evitare qualsiasi ricorso alla violenza e all’uso delle armi. Il sottolineato che il Libano, all’inizio della tempesta e che tutti devono esserne coscienti.
Da parte sua Hezbollah ha denunciato gli attentati terroristici che hanno colpito la città di Tripoli, aggiungendo che la mano criminale del terrorismo vuole impaurire i libanesi attraverso la presa di mira di cittadini innocenti in tutte le regioni.
Inoltre Hezbollah in un comunicato ha dichiarato che i due attentati terroristici sono un progetto criminale che mira a seminare la discordia tra i libanesi e trascinandoli verso dei conflitti interni tipici di un sistema settario e confessionale.
Jumblatt da parte sua ha detto ciò che è accaduto a Tripoli è un atto criminale è terribile, sottolineando la necessità di creare un coordinamento tra i libanesi per formare un governo di consenso nazionale per proteggere il Libano e la sua sovranità, e ha sottolineato che Israele è l’unico beneficiario di ciò che sta accadendo e che porterà alla divisione araba.
D’altra parte, ha avvertito il ministro della Difesa Fayez Ghosn, le autobombe potrebbero colpire in ogni momento e in ogni luogo, sottolineando che le esplosioni di Tripoli sono atti violenti e incettabili e mirano a innescare la sedizione. Il partito delle falange ha condannato con la massima fermezza gli attentati a Tripoli, e ha incluso il tutto come parte del progetto che si propone la fitnah in Libano in tutte le sue componenti e in tutte le sue regioni.
L’ambasciata americana a Beirut, infine, ha condannato la violenza fortemente invitando le parti a dar prova di moderazione”, conclude il presidente, Doreid Mohamad.
Con l’apporto di Luca Tolu collaboratore del Magazine TheFielder.net e fondatore del sito DisordineMondiale.com