A Radio Casteddu, il sindaco Graziano Milia: “Se vogliamo immaginarlo a grandi linee sarà più o meno come quello di Cagliari. Noi abbiamo una realtà che è molto diversa ed è un progetto che tende a semplificare, risistemare quell’aria, valorizzare il grande contenuto ambientale che ha. Questo è il grande il significato essenziale. Non possiamo tornare indietro del tutto, quella bella pineta che c’era, e che non c’è più, cercheremo di piantumare e fare in modo che ci sia una presenza del verde superiore a questa odierna”.
Passeggiata, piste ciclabili sulla scia di Cagliari, insomma. Si potrà godere un lungo Poetto di 7 km: “ll nostro obiettivo è quello di fare quanto prima il nuovo piano del litorale e andrà di pari passo ai lavori, che arriveranno ad un totale di 8/9 milioni si euro. Saranno articolati in tre lotti e ci consentirà di realizzare un intervento importante e che diventerà un punto di riferimento per tutta la città di Quartu per il futuro, per ricostituire uno strumento di coordinamento tra i due comuni: 3 km sono di Cagliari e 4 di Quartu. Il nostro intendimento è quello di tornare a ripristinare uno strumento che c’era tanti anni fa, che poi è stato cancellato, perché doveva nascere il parco del Molentargius che in origine doveva includere anche il Poetto. È impensabile che una spiaggia unica abbia un governo da una parte e uno dall’altro, credo che sia giunto il momento di fare un’operazione intelligente e coordinare gli interventi in maniera strutturata”.
Le tempistiche: “Sul primo lotto il nostro obiettivo è quello di partire dopo la conclusione della stagione della turistica”.
La movida nel litorale: “Quello che noi vogliamo, con il nostro progetto attuale, e poi con il successivo, è creare una situazione dove ci sia una sfida a fare meglio, a crescere in termini di qualità. Siamo convinti che se questa crescita ci sarà, ci sarà anche una crescita quantitativa, naturalmente distribuita in modo tale che tenga conto che stiamo parlando di un luogo, dal punto di vista ambientale, molto delicato.
L’importante è che ci sia sempre e comunque un tener conto del luogo dove si è: va bene il divertimento, sono il primo a dire che è una cosa necessaria, utile soprattutto in questo periodo che sappiamo perfettamente di quanto c’è bisogno di riprendere a vivere. Soprattutto i giovani stanno conoscendo momenti di depressione molto pesante”.
Per quanto riguarda i parcheggi “verranno spostati là dove sarà possibile: cercheremo di ripristinare gli spazi verdi che prima erano della pineta. Diminuiranno leggermente ma in prospettiva dovranno diminuire sempre di più: noi abbiamo un futuro davanti a cui dobbiamo già pensare, questa è la transizione ecologica e, se si investono tanti soldi in una cosa, significa che un domani da quella cosa mangeremo”.
Meno parcheggi e più mezzi pubblici, insomma: “La cosa deve essere progressiva, in prospettiva sto parlando di qualche decennio e probabilmente saremo in una condizione di mobilità tale per cui non ci sarà più bisogno dei parcheggi delle auto”.
Risentite qui l’intervista a Graziano Milia del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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