Il Partito dei Sardi: più rappresentanza alla Sardegna in Europa

L’appello in vista delle elezioni europee


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Più rappresentanza della Sardegna in Europa. Lo chiede il Partito del Sardi, fondato da Paolo Maninchedda e Franciscu Sedda, con un comunicato diffuso in queste ore in cui si fa riferimento all’annoso problema dell’accorpamento del collegio sardo con quello siciliano. Una situazione che potrebbe cambiare con le prossime elezioni europee del 22-25 maggio prossimi, quando verranno eletti i 751 deputati al Parlamento europeo. Secondo Maninchedda e Sedda, la Sardegna facendo collegio a sé avrebbe diritto a due rappresentanti che garantiranno gli interessi dei sardi nei prossimi cinque anni.

“Per il Partito dei Sardi – si legge nel comunicato – è necessario che la Sardegna abbia una sua rappresentanza nell’Unione Europea. Perché oggi molti dei fondamentali provvedimenti giuridici ed economico-sociali che riguardano le nostre vite vengono decisi dall’Unione Europea. Perchè vogliamo metterci come popolo e come governo sardo nella condizione di controllare e gestire al meglio i processi e le decisioni che riguardano la nostra terra. Perché vogliamo fin d’ora essere sempre più presenti e protagonisti nello scenario internazionale. Perché vogliamo iniziare da subito a fare politica estera, allenandoci alla futura condizione di Stato d’Europa. Perché vogliamo adoperarci a crescere, trasformando e migliorando noi stessi tanto quanto l’Europa, in un dialogo e confronto continuo”.

L’unica soluzione per ottenere una rappresentanza certa nell’Unione Europea è scorporare la Sardegna dal collegio elettorale con la Sicilia. “La Sardegna, facendo collegio a sé, come sarebbe lecito per diritto e per natura, otterrebbe con certezza almeno 2 rappresentanti. Questa possibilità passa per il Parlamento italiano e per il neo-eletto governo Renzi. Per questo il Partito dei Sardi si adopererà a tutti i livelli per fare pressione affinché venga varata una legge apposita. In tal senso abbiamo già preso contatto con quelle forze e quei deputati sardi sensibili al tema affinché si realizzi un impegno straordinario e unitario di tutti i deputati sardi presenti al Parlamento italiano in direzione dell’approvazione della legge di scorporo.

Confidiamo inoltre nella forza e nell’autorevolezza del nascente governo sardo guidato dal Presidente Francesco Pigliaru, perché non appena insediato si attivi per ottenere un risultato politico in passato troppe volte mancato e un atto di giustizia che ci consenta di avere una  rappresentanza certa in Europa. Il tempo che ci separa dalle elezioni europee non è molto ma è ancora sufficiente per far valere i nostri diritti di sardi ed europei. Se vogliamo far sentire la voce del nostro popolo in Europa dobbiamo parlare e agire adesso”.