Emergono particolari agghiaccianti. Lo picchiava a mani nude. A schiaffi e pugni. Ogni volta che assumeva droga, Aljica Hrustic perdeva il controllo e se la prendeva con moglie e figlio. Ieri notte l’ennesima scarica di botte, quella fatale per Mehmed, due anni e mezzo: quando soccorritori e poliziotti delle Volanti sono arrivati nell’appartamento, in zona San Siro a Milano, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. A ucciderlo è stato il padre, un 25enne nato a Firenze ma di origini croate, che ha detto agli agenti della Squadra mobile di aver «agito per rabbia», al culmine di una notte insonne e dopo aver fumato hashish: «Mi sono alzato dal letto e l’ho picchiato». L’uomo, rintracciato dagli investigatori dopo una fuga di 7 ore, è stato fermato con l’accusa di omicidio aggravato dal maltrattamento e dalla minore età della vittima dal pm Giovanna Cavalleri, che ha coordinato le indagini degli uomini guidati dal dirigente Lorenzo Bucossi.
Ecco i fatti, riportati dal nostro giornale partner Quotidiano.net :”Siamo in un appartamento al piano rialzato di via Ricciarelli 22, stabile Aler che sorge in un quartiere falcidiato dalle occupazioni abusive. Pure Aljica, un precedente per riciclaggio, e la moglie 23enne connazionale Silvjia Z., più volte denunciata per furto, sono irregolari: sono entrati in casa un paio di mesi fa, pagando, raccontano i vicini, qualche centinaio di euro all’albanese che ci stava prima di loro. La coppia ha 4 figli (e un quinto in arrivo), di cui tre vivono nel bilocale (il più grande è in Croazia con gli zii): ci sono Mehmed e le due sorelline di un 1 e mezzo e 3 anni”.