Si è spento dopo tre giorni di coma,il migrante caduto da un albero la notte del 1 novembre. La morte di Kidar Hlazar, 20enne eritreo, alloggiato nell’ex hotel Agip alle porte di Cagliari, è però intrisa di mistero. Quel che certo è che il giovane migrante in fuga dalla Libia, – come riporta oggi la notizia del quotidiano La Stampa, era riuscito a fuggire mesi fa dall’Isis, ma solo dopo giorni di prigionia e angherie ( la sua colpa era quella di portare la croce al collo) – ha salvato cinque vite umane. Donando i suoi organi.
Era arrivato lo scorso 21 marzo in Sardegna, a Cagliari, a bordo di una nave spagnola, uno dei tanti sbarchi che hanno portato nell’Isola migliaia di disperati. Aveva solo 20 anni quando ha lasciato la sua Eritrea. Ma il 1 novembre il suo sogno, che ormai si era avverato, arrivare in Europa, è stato spezzato. Lo hanno ritrovato alcuni profughi ospiti nel centro di accoglienza. Il suo corpo moribondo giaceva nel piazzale della struttura.
Resta un mistero la sua morte. Forse rientrando nell’hotel per non passare dalla porta principale si è arrampicato su un albero vicino tentando di entrare da una finestra, ma perdendo l’equilibrio è caduto. Questa è l’ipotesi ormai accertata dalla polizia.
Purtroppo nessuno ha sentito o visto niente, o almeno fino a quando è stato trovato, diverse ore dopo, ormai agonizzante. In condizioni gravissime è stato trasportato all’ospedale, dopo giorni di coma si spento. I suoi organi però hanno potuto ridare vita ad altre persone. Sempre secondo quanto riporta La Stampa oggi “il cuore e il fegato di Alizar sono stati trapiantati a Bologna, i suoi reni in Sardegna, mentre i polmoni sono andati a Padova”.
Qualcuno azzarda a chiedere se si è proprio sicuri che l’incidente sia avvenuto là. Perchè avrebbe dovuto passare da un finestra e non dalla porta principale? Si esclude un gesto disperato poiché il giovane migrante pare avesse appena ricevuto il foglio di via per lasciare la struttura. Ma per gli inquirenti non v’è dubbio, si è trattato di un incidente.
(foto La Stampa)












