Il povero gattino lanciato dal ponte da un ragazzo tra le risate e l’incitamento da parte di alcuni amici è diventato un caso nazionale: interviene anche Michela Brambilla, “con la nostra Leidaa abbiamo denunciato alle autorità competenti”. Non solo: “Intensificare azioni educative e approvare al più presto due proposte di legge che ho presentato alla Camera: la prima per inserire gli animali nello stato di famiglia, per dare loro il giusto riconoscimento sociale, la seconda per inasprire le pene per chi li maltratta e uccide”. È stata usata l’intelligenza artificiale per raffigurare il gattino ammazzato, senza pietà, come se la sua vita niente contasse: Marco P. da Roma lo ha rappresentato con le ali da angelo e le lacrime copiose che scendono dagli occhi del povero animale, perché la sua fine è ingiusta e senza senso. Un atto che non può essere spiegato e che mette in allarme non solo per il fatto che il benessere animale sia stato violato, bensì per ciò che può rappresentare il gesto nella sfera giovanile. Perché nessuna empatia nei confronti di un essere vivente? Di questo parere è Brambilla che, attraverso la sua pagina social scrive: “Ciò che è accaduto a Lanusei è vergognoso! Da animalista, da madre e presidente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza non posso neanche pensare che un ragazzino si sia fatto riprendere mentre, orgoglioso, lancia un gattino da un ponte, tra le risate e il divertimento dei due amici che erano con lui”. Quindi, il sollecito a promuovere azione mirate e intensificate riguardo l’educazione e la possibilità di inserire nello stato di famiglia gli animali.











