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“Considerata la perdurante grave situazione in cui versa il Corpo Forestale della Sardegna e alle principali vertenze di interesse di tutto il personale del Corpo”, le Organizzazioni sindacali CGIL-FP, UILFPL, S.A.F., S.A.Di.R.S., SiAD, CISL, FENDRES-SAFOR e FEDRO proclamano lo stato di agitazione del personale per “il mancato concretizzarsi degli impegni assunti e l’assenza di risposte certe alle problematiche urgenti ed indifferibili più volte rappresentate” si legge in una nota delle parti sociali. I motivi della protesta:”L’attribuzione della Indennità di Funzione già percepita dalle altre forze di Polizia e dagli appartenenti ai Corpi forestali di Regioni e Provincie Autonome quale riconoscimento del ruolo e delle specifiche funzioni svolte dal personale Agenti, Sottufficiali ed Ufficiali.
E ancora necessario il “ricambio generazionale per dare un futuro al Corpo Forestale attraverso l’indizione dei concorsi interni e contestualmente quelli pubblici per l’assunzione di nuovi agenti, indispensabile per rinnovare l’organico ed assicurare la presenza del CFVA in tutti i territori della Sardegna. L’avvio del confronto con il Governo per l’applicazione al personale del CFVA della normativa pensionistica Statale riservata alle forze di Polizia in particolare a quella per il personale dell’ex Corpo forestale dello Stato.
Per i sindacati occorre “attivare una immediata sessione di contrattazione per il riconoscimento delle funzioni specialistiche (D.O.S. — etc…), finora svolte dal personale con indebiti carichi di responsabilità, con l’attribuzione di profili professionali e mansionario adeguati alle funzioni richieste, attraverso processi di riclassificazione interna di tutto il personale. Il riconoscimento economico delle funzioni di pubblica sicurezza (indennità di ordine pubblico) svolte in relazione all’emergenza COVID-19, attribuite con Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 8 del 13.03.2020. La rivisitazione ed adeguamento delle misure atte a fronteggiare la campagna AIB in corso, in ordine agli aspetti normativi e di sicurezza sul lavoro nonché di supporto alle attività operative e logistiche, anche in considerazione del persistere dell’emergenza Covid-19. Trovare soluzione immediata ai problemi specifici della categoria, negoziando tempestive risposte alle diverse questioni attinenti l’organizzazione del lavoro, anche con il necessario superamento di taluni casi di “interpretazione discrezionale e vessatoria” di norme (selezione interna per la Protezione Civile) dove il personale CFVA viene classificato in
categoria “B” d’ufficio senza tener conto del quadro giuridico e contrattuale. Intervenire su casi di evidente penalizzazione nei confronti del personale CFVA che ad oggi impediscono, dopo 30 anni, la fruizione di un servizio di ristoro nelle Basi Elicotteri e nelle strutture operative del CFVA e finanche la fornitura di acqua potabile per il personale che opera sugli incendi.
Per tutte questo motivazioni i sindacati hanno indetto lo stato di agitazione di tutto il personale del CFVA e preannunciano una serie di iniziative fra le quali una “richiesta di audizione al Presidente della Giunta, assemblee territoriali del personale, manifestazioni presso la sede del Consiglio Regionale ed astensioni dal lavoro del personale, nonché puntuale osservanza delle funzioni esigibili in base ai mansionari di attuale inquadramento, volte ad evidenziare all’amministrazione ed all’opinione pubblica lo stato di profondo malessere che serpeggia fra il personale del CFVA e con lo scopo di ottenere adeguate condizioni di sicurezza sul lavoro, efficacia operativa a favore dell’ambiente e a servizio dell’utenza e concreto riconoscimento delle funzioni esercitate”.
(immagine di repertorio)