“Non siamo fantasmi”, Oss sardi sul piede di guerra: flash mob di protesta a Cagliari

Mercoledì 15 luglio si faranno sentire sotto il palazzo del consiglio regionale: “Ancora oggi come ieri, siamo in primissima linea, pronti ad affrontare qualsiasi pandemia, come quella in atto e per la quale, tantissimi nostri colleghi OSS hanno perso la vita. Noi siamo gli invisibili chiamati eroi ma spesso e volentieri dimenticati da tutti gli organi istituzionali”


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Oss sardi sul piede di guerra, esprimono tutto il loro disappunto sulle condizione in cui versa la loro professione attraverso una nota stampa a firma del sindacato professionale Operatoricio-Sanitari. “Segnaliamo il crescente disagio che persiste ormai da anni in tutti i settori di cura per ciò che riguarda la figura  dell’Oss Istituita nella conferenza/ accordo stato-regioni nel 2001 e a distanza di quasi un ventennio nulla è cambiato, non vi sono stati segni minimi di evoluzione professionale, eravamo figura professionale di ruolo tecnico e tale siamo rimasti, pur facendo parte del l’area delle professioni sanitarie, già istituita per legge (art. 5 L.3/2018). Si tratta di una categoria a supporto del sistema sanitario nazionale che lavora al servizio della salute pubblica o comunque in strutture di supporto anche private residenziali e semi-residenziali per la cura della persona.”

 

“Con istanza del 13 settembre 2019 le associazioni di categoria, chiedevano al Ministero della salute la corretta e piena attuazione di quanto previsto dall’art. 5 L.3/2018, con riferimento alla istituzione dell’area delle professioni socio-sanitarie, area a cui farebbe a pieno titolo parte anche la figura dell’OSS; Rilevato che, il Ministero dava riscontro a tale istanza con nota del 17 ottobre 2019, la quale formava oggetto di impugnazione dinnanzi al Tribunale Amministrativo regionale del Lazio, per violazione del richiamato art. 5 della legge n. 3 del 2018 nonché per eccesso di potere sotto il profilo della irragionevolezza dell’azione amministrativa;  per quanto riguarda la sentenza del TAR è stato presentato un ricorso.

Indipendentemente dall’esito delle vicende giuridiche, si ritiene opportuno dare seguito e definizione a quanto previsto dall’art.5 L.3/2018, in particolare al fatto che il profilo degli OSS non è stato inserito dal Ministero tra le professioni sanitarie e di conseguenza non vi sono stati adeguamenti economici derivanti dalla definizione del nuovo mansionario né si parla di definire l’ordinamento didattico in materia, vista la mancanza di un percorso chiaro ed uniforme a livello nazionale.

Ancora oggi come ieri, siamo in primissima linea, pronti ad affrontare qualsiasi pandemia, come quella in atto e per la quale, tantissimi nostri colleghi OSS hanno perso la vita. Noi siamo gli invisibili chiamati eroi ma spesso e volentieri dimenticati da tutti gli organi istituzionali.  In nome e per conto di tutta la categoria professionale chiediamo al Presidente della  Regione Sardegna e suoi collaboratori, d’impegnarsi a sostenere in tutte le sedi opportune e con tutti i mezzi a disposizione la piena e corretta attuazione dell’art.5 della L.3/2018 rispetto alla figura professionale dell’OSS”.


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