Il comitato ‘Rumore no grazie’ alla Regione: “Commissariate il Comune”

La clamorosa richiesta presentata all’assessore regionale all’Ambiente. Alla base dell’iniziativa del Comitato la mancata adozione da parte del Comune dei Piani di Risanamento Acustico di Bonaria, Cep, Genneruxi, Is Mirrionis, Pirri, Quartiere Europeo, Santa Gilla.


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“Commissariare il Comune di Cagliari” è la clamorosa richiesta che il ‘Comitato Rumore no Grazie’ ha presentato all’Assessore regionale dell’Ambiente e al Presidente della Giunta. Alla base dell’iniziativa, la mancata adozione da parte del Comune dei Piani di Risanamento Acustico di Bonaria, CEP, Genneruxi, Is Mirrionis, Pirri, Quartiere Europeo, Santa Gilla.

Quartieri che secondo il comitato “versano in grave stato di criticità acustica come documentano i rilevamenti fonometrici in fascia oraria notturna del dicembre del 2015, contenuti  in specifica Carta tematica costitutiva del nuovo Piano Acustico Comunale entrato in vigore nel mese di maggio 2016”. I rilevamenti fonometrici hanno evidenziato “non solo il superamento del Valore di rumore massimo ammesso in città ma anche , ed è l’aspetto più grave, il  Valore di attenzione che  indica  il livello di rumore che segnala la presenza di un grave  rischio per la salute umana e  per l’ambiente”.

“Di fronte a un quadro così grave di inquinamento ambientale anziché predisporre con urgenza i Piani di Risanamento Acustico, come impone la Legge 447/1995,- scrive il comitato in una nota stampa-  abbiamo palesato, ancora una volta, insensibilità e indifferenza. Nonostante i severi ammonimenti dell’Organizzazione mondiale della sanità che ricorda a tutti noi che “l’inquinamento acustico uccide ed è causa di malattie gravi e invalidanti”. Una condizione di pericolo sul  quale i cittadini sono tenuti irresponsabilmente all’oscuro. L’inerzia del Comune impone alla Regione l’obbligo dell’esercizio dei poteri sostitutivi con la nomina di uno o più commissari ad acta a tutela della salute e della vita delle persone e dell’ambiente. Valori tutelati dalla Costituzione (articolo 32 e 9)”.

La richiesta di commissariamento era già stata presentata il 12 ottobre del 2015 dallo stesso comitato per la mancata adozione dei Piani di Risanamento di Stampace e Marina. “Commissariamento evitato all’ultimo istante con l’avvio precipitoso, ma con ritardo di anni, delle procedure per l’assegnazione dei Piani che dovrebbero vedere la luce prima dell’estate” denunciano-. “L’inquinamento ambientale in cui versa la città è anche la tragica conseguenza  della mancata applicazione del nuovo Piano Acustico: il Piano è in letargo dal giorno della sua entrata in vigore.”