Il brano portato sul palco di Sanremo nel 2021 insieme ad Achille Lauro, “Quella notte non cadrà”, secondo i giudici è frutto di plagio e violazione del diritto d’autore. Marco Palumbo, il padre di Paolo, giovane chef oristanese malato di Sla noto al grande pubblico proprio per la partecipazione alla kermesse canora, ha chiesto di patteggiare e di convertire la pena in lavori socialmente utili.
La denuncia era partita da Marco Mura, autore nuorese che si è formato al Centro europeo di Toscolano di Mogol. A suo dire, parte del testo della canzone era stata copiata da una sua opera letteraria. Alla stesura del brano, secondo la procura, ha collaborato anche il papà di Paolo, anche se non risulta tra gli autori: era lui in quel periodo ad avere colloqui con Mura che sarebbero poi sfociati nel plagio di una parte della canzone. Nel 2020 c’era stata un prima diffida a rimuovere il brano, ma era rimasto online sulle piattaforme digitali. Da qui la denuncia e il processo. Oggi in tribunale a Oristano, Mura, rappresentato dagli avvocati Andrea Cocco e Federico Cherchi, si è costituito parte civile, mentre il padre dello chef ha chiesto di poter patteggiare.
Marco Palumbo è già sotto processo, in questo caso a Nuoro, per la raccolta di fondi da lui promossa, per consentire al figlio delle cure sperimentali in Israele. Secondo l’accusa, un’operazione ingannevole che aveva indotto diverse persone a fare cospicue donazioni senza che in realtà questa cura esistesse. A giudizio per truffa, l’imputato ha già provveduto a risarcire le persone truffate.










