Il primo tentativo di eleggere il nuovo capo dello Stato sarà fatto il 24 gennaio alle 15, chiudendo così definitivamente l’era Mattarella che non ha mai tentennato sulla decisione di non proseguire con un secondo mandato. “Il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, sentito il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha convocato il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, lunedì 24 gennaio, alle ore 15, per l’elezione del presidente della Repubblica. L’avviso di convocazione verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di oggi”, si legge in un comunicato di Montecitorio.
Sulle modalità delle votazioni al momento non è stata presa ancora nessuna decisione, ma si sta naturalmente ragionando sull’adozione di misure anti-Covid, così da evitare assembramenti davanti alle urne e ridurre i rischi di contagi in un momento di particolare recrudescenza dei contagi e di avvicinamento al picco previsto proprio fra metà e fine gennaio. Ieri il presidente Fico ha incontrato i questori di Montecitorio proprio per trovare nuove soluzioni. “Nelle prossime due settimane all’attività ordinaria della Camera si affiancherà quella di preparazione al voto”, spiega su Facebook. “Siamo al lavoro insieme al collegio dei questori per definire l’organizzazione e le misure per garantire la piena operatività e sicurezza del voto”.
E non c’è nessuna intesa all’orizzonte sul nome condiviso dai due schieramenti. Il leader della Lega Salvini ha proposto un incontro fra i poli per provare a condividere se non un nome almeno un metodo ma dal leader del Pd Letta è arrivato un secco no: dibattito congelato, dicono dal quartier generale dem, finché la posizione ufficiale del centrodestra è quella attorno Berlusconi.











