Prende il via a Cagliari il III Festival di Musica Contemporanea/ “Cultura – Natura/ Il Paesaggio Sonoro” in programma da DOMANI (martedì 17 settembre) alle 19 fino a venerdì 20 settembre 2013 a cura degli Amici della Musica: quattro intense giornate di incontri, tavole rotonde e lezioni/concerto, performances acusmatiche e concerti per bambini che avranno come cornice gli spazi dell’Università degli Studi (in località Sa Duchessa), e più esattamente l’Aula Magna “Aldo Capitini” (Corpo Aggiunto) della Facoltà di Studi Umanistici dell’ateneo cagliaritano.
Si parte dalle parole e dal pensiero, dal confronto delle esperienze e delle ipotesi di futuro con la tavola rotonda – DOMANI (martedì 17 settembre) alle 19 – che insiste sul binomio “Cultura-Natura”, in tutte le sue implicazioni artistiche e musicali (ma non solo). Interverranno l’antropologo/ architetto Franco La Cecla e il musicologo Gabriele Garilli, insieme ai musicisti e compositori Bernard Fort e Lucio Garau (ingresso libero). La serata di martedì 17 proseguirà – a partire dalle 21 – con la lezione-concerto del francese Bernard Fort, intitolata “Comporre il Paesaggio”, che ricostruisce attraverso materiali sonori e successive rielaborazioni, le fasi de “La composizione di Paysages sonores de Sardaigne (2010)”, in una sorta di viaggio a ritroso nello studio di un artista al lavoro.
L’indomani – mercoledì 18 settembre alle 17.15 – con il primo dei due concerti per bambini il Festival riserva il piacere dell’ascolto di una rosa di “Fiabe dei Fratelli Grimm” con colonna sonora originale affidata a cinque compositori – Marco Dibeltulu, Ivana Busu, Manfredi Clemente, Andrea Saba e Lucio Garau (che cura la diffusione del suono) – per riscoprire le storie di “Hansel e Gretel”, “Cappuccetto Rosso”, “Il lupo e la volpe”, “Fratellino e sorellina” e “Il prode piccolo sarto”. S’intitola “La ripetizione, la presenza come macchina efficace (come trasformarsi in oggetti sonori)” la conferenza di Franco La Cecla in programma alle 19 per una riflessione ulteriore sull’antitesi “Cultura-Natura”. Suggellerà la seconda giornata del Festival di Musica Contemporanea – alle 21.30 – il concerto acusmatico con regia del suono di Bernard Fort ispirato a “La Grande Orchestra della Natura”, con una prima parte sui “Paesaggi sonori naturali” (con estratti di registrazioni ambientali di Jonathan Storm, Jean Roché, Douglas Quin, David Dunn, Lang Elliot, Ruth Hoppel, Bernie Krause, ChrisWatson) e una seconda sul “Comporre con le immagini sonore”, con pezzi di Hildegard Westerkamp (“Kits Beach Soundwalk”-1989); Michel Redolfi (“Jungles” – 1991); Douglas Quin (“Yasashii Kaze” – 1994) e dello stesso Fort (“Estate – 3 Haiku” – 1990).
Sarà ancora Bernard Fort a tenere banco – giovedì 19 settembre alle 17.15 – con una versione per bambini de “La Grande Orchestra della Natura”, tra “Jungles” di Michel Redolfi, “Yasashii Kaze” di Douglas Quin e il suo “Estate – 3 Haiku”, in un ideale percorso “Dalla Natura alla Musica”. Seguirà – alle 19 – la conferenza del musicologo Gabriele Garilli su “Natura e musica nel XX secolo” e chiuderà la terza giornata del Festival il concerto acusmatico con diffusione del suono di Lucio Garau, quasi una passeggiata sulle note dei maestri del Novecento, da “Concret PH” (1958) di Iannis Xenakis, a “Sud” (1985) di Jean Claude Risset, a “Empty Vessel” (1997) di Dennis Smalley fino a “Grand Bruit” (1990-1994) di Christian Zanési.
L’ultima giornata del III Festival di Musica Contemporanea/ “Cultura – Natura/ Il Paesaggio Sonoro” inizia – venerdì 20 settembre alle 18 – con la “Presentazione di Strati: un programma informatico per la diffusione del suono” a cura di Angelo Cultrera, Manfredi Clemente e Lucio Garau; spazio poi – dalle 19 – alla tavola rotonda conclusiva sul tema “Cultura-Natura” con Bernard Fort, Lucio Garau e Gabriele Garilli e infine – alle 21.30 – il concerto acusmatico di Manfredi Clemente (diffusione del suono). In programma “Jeîta, ou Murmure des eaux” (1969) di François Bayle; “La creation du monde” (1984) di Bernard Parmégiani; “Afterthoughts” (2007) di Jonty Harrison; e “Dans la Montaigne (Ki Ken Taï)” (1996) di Lionel Marchetti.












