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Ignazio Cordeddu, sciopero della fame ed esposto in Procura: “Noi, pazienti fragili ignorati dall’Ats”
A Radio CASTEDDU Storico sindacalista di Selargius, Cordeddu che ha intrapreso per protesta, da domenica, lo sciopero della fame: “Ho dato mandato al mio avvocato di fare un esposto in procura: se ci lascio le penne, sicuramente, i magistrati andranno a cercarli”
Storico sindacalista di Selargius, Cordeddu ha intrapreso per protesta, da domenica, lo sciopero della fame. A Radio CASTEDDU spiega: “Sono due giorni che non mangio e si iniziano a sentire. Da parte delle istituzioni, nel frattempo, nessuna risposta: mi hanno risposto degli amici politici che stanno presentando anche interrogazioni, ma per quanto riguarda gli amministratori dell’Ats e i politici della giunta non si è sentito nessuno. La piattaforma non mi fa registrare, ho esenzione totale e mille patologie: la cosa tragica è perché non stanno chiamando persone che sono in una situazione drammatica: sono fragili e sono costrette, per non morire, poiché se vengono contagiate muoiono, a rinunciare al lavoro.
Io lo sto facendo per me ma soprattutto per le persone che non hanno la possibilità di contattare giornalisti, testate e media in generale, per far capire la situazione drammatica che c’è in Sardegna e l’incoscienza della nostra classe politica, degli amministratori. Ho dato mandato al mio avvocato di fare un esposto in procura: se ci lascio le penne, sicuramente, i magistrati andranno a cercarli”.
Risentite qui l’intervista a Ignazio Cordeddu del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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