Decine di persone in campo per cercare Macchia, il cane del Cammino Minerario di Santa Barbara: da giorni si sono perse le tracce di lui, guida dei pellegrini, anima libera dei sentieri incantati che tra mare e montagna si intersecano in paesaggi mozzafiato. Gli operatori: “Riflettete su come l’amore che proviamo per gli animali sia un ponte che unisce la nostra comunità. È un sentimento capace di creare legami profondi e di diffondere gioia. Solo l’amore puro ha una forza così grande”. Un momento di grande apprensione per l’amico a quattro zampe di tutti, la guida che accompagna chi percorre il Cammino: malato, ha la leishmaniosi, da mercoledì lo si cerca con la speranza di ritrovarlo, vivo. Nonostante abbia il collare con i contatti, si pensa che qualcuno lo abbia preso, scambiandolo per un cane randagio. Ma Macchia è un animale libero, che ha scelto questa vita. La sua storia ha fatto riflettere sull’unione che ha generato: “Un raggio di sole” così vengono definite tutte le persone “che hanno dedicato del tempo prezioso per cercare di trovarmi mettendo a disposizione tutte le loro destrezze”. La cronaca racconta quotidianamente di animali torturati, vittime della crudeltà messa in atto dall’uomo malvagio, respinta e contrastata, a voce e a fatti come questo dove, invece, in tanti si mobilitano per ritrovare un quattro zampe, il cane di tutti i pellegrini. Ieri un gruppo di ricerca ha camminato per chilometri, ha battuto “la strada che va dall’ incrocio di Fluminimaggiore ( dov’è stato segnalato) a Portixeddu, è stata controllata dall’ interno, lungo il fiume e non sulla statale,ma niente.
Capo Pecora è stata perlustrata sia dalla parte del mare sulla costa ma anche dalla parte del monte”. Oggi si prosegue, con la speranza di ritrovare il simpatico cagnolone.












