Parola d’ordine? Dita incrociate. Franco Lai è uno dei tanti ristoratori della Marina, a Cagliari, che ha riaperto dopo quasi tre mesi di lockdown e incassi pari a zero. Dentro la sua locanda i tavolini sono pochi, “tutti da due, per chi preferirà stare all’interno”, la maggior parte sono posizionati fuori. Adesso mancano solo i clienti: “Tra poco arriverà la prima crociera, i voli sono quelli che sono. Conto sui cagliaritani, spero che non abbiano perso la voglia di uscire e che non si sia tutto afflosciato in questi ultimi mesi”, afferma Lai. “Ho già ricevuto delle prenotazioni, i clienti sono già preparati e hanno chiesto solamente informazioni sugli orari. Io, preventivamente, gli ho fornito le altre informazioni”, ovviamente legate a distanze e dispositivi di protezione individuale da indossare per poter mangiare una fregola con arselle o una bistecca di manzo.
Ma il punto cruciale rimane quello dei vacanzieri: “Rappresentano una voce importante, quando si parlerà di ferie e di arrivi potremo davvero tirare le somme”.








