La Confesercenti sferra un durissimo attacco alla direzione della Camera di commercio di Cagliari:“Poca trasparenza e scelte discutibili e inopportune. La Camera di commercio di Cagliari si rivolge al Piemonte e utilizza i fondi camerali per le forniture e i servizi senza prendere in considerazione le aziende locali. Qualcuno ci deve spiegare i motivi”. Le accuse partono dal presidente della Confesercenti della provincia di Cagliari, Roberto Bolognese, che in una nota spedita l’8 maggio al presidente Giancarlo Deidda, ai consiglieri e al segretario generale, Luca Camurri,della Camera di Commercio di Cagliari, manifesta le sue perplessità sull’opportunità di trasferire in Piemonte le risorse prodotte dalle imprese locali che non vengono invitate e prese in considerazione per la fornitura di servizi e professionalità operative. Dati discutibili che dimostrano operazioni poco trasparenti. “Non potevamo più sopportare – dice Roberto Bolognese – una gestione personalizzata con spese inopportune e ingiustificate che ancora una volta penalizzano le imprese e le aziende sarde”. A non convincere il consigliere camerale sono le scelte sulle forniture e le strategie operative del direttivo cagliaritano con l’attivazione di uno strano ponte tra la Sardegna e il Piemonte che mette all’ angolo le imprese e le professionalità locali. Gli operatori del commercio stano vivendo una situazione di crisi che non lascia scammpo e ora sono sul piede di guerra e chiedono garanzie. Pubblichiamo il testo integrale della nota firmata dal presidente provinciale della Confesercenti e consigliere camerale, Roberto Bolognese:
Cari consiglieri camerali,
dopo lunga riflessione ho deciso di rivolgermi a voi scrivendo questa lettera perché in qualità di consigliere camerale non mi sono chiare alcune questioni. Vorrei quindi condividere con voi queste mie perplessità che riguardano la trasparenza, con la speranza che il vostro punto di vista mi sia d’aiuto.
Andrò per punti:
Il bando per l’internazionalizzazione del Pmi locali attraverso la partecipazione a manifestazioni fieristiche pubblicato nel sito camerale il 14 aprile 2014.
Il bando intende sostenere le imprese (tramite i voucher) per la partecipazione in qualità di espositori a fiere internazionali all’estero e a fiere di rilevanza internazionale in programma in Italia da individuare nel Calendario delle manifestazioni fieristiche internazionali in Italia anno 2014 AEFI. Le risorse finanziarie per il bando ammontano a € 150.000,00.
Il 28 aprile 2014 nel sito camerale è stata pubblicata la graduatoria delle imprese beneficiarie del vaucher. Su un totale di 33, 14 hanno ottenuto il contributo per la partecipazione alla Fiera internazionale della Sardegna. La mia perplessità, che vorrei condividere con voi, sta nel fatto che l’obiettivo del bando è promuovere l’export delle imprese sarde. È legittimo attribuire i vaucher a imprese che hanno esposto alla Fiera di Cagliari, o quantomeno è opportuno per la Camera di Commercio?
A tal proposito vi invito a leggere l’intervista al presidente della Fiera Ignazio Schirru, pubblicata sull’Unione Sarda sabato 3 maggio. Tra l’altro, il giornalista chiede al Presidente: “Non le sembra strano che la Camera di Commercio finanzi le imprese per partecipare alla Fiera di Cagliari?”.
Allora non sono il solo a trovarlo strano. Lo pensate anche voi?
Richiesta di intervento economico per la valorizzazione centri storici in occasione di festività (Deliberazione n. 41 del 9 aprile 2014)
A pagina due della Delibera di Giunta, sesto paragrafo, si afferma che una parte dei commercianti del centro storico si è rivolta alla Confcommercio per il coordinamento dell’iniziativa ”installazione luminarie” in occasione dello scorso Natale. La stessa Associazione chiede e ottiene, per il coordinamento delle attività, € 8.000,00.
Sulla base di quale documento la Camera di Commercio eroga questo contributo ad un’Associazione di categoria? Quanti e quali sono i commercianti del centro storico che hanno chiesto il coordinamento di Confcommercio? Esiste un elenco? Hanno fatto una domanda scritta?
In assenza di documentazione che provi la richiesta, mi chiedo e vi chiedo: il provvedimento è legittimo? Mi auguro di sì.
Percorso di sviluppo delle competenze comportamentali destinato al personale responsabile di servizio della Cciaa (Determinazione del Segretario n. 53 del 10 ottobre 2013)
Il Segretario Generale ha incaricato una società di Torino, Empatheia, di fornire il servizio di formazione relativo al percorso di sviluppo delle competenze comportamentali destinato al management, ai responsabili di servizio e ad alcune figure di categoria D della Camera di Cagliari. L’importo della fornitura è di € 11.300 per il 2013.
Per il 2014 una nuova Determinazione del Segretario Generale, la n. 46 del 24 aprile, conferma l’incarico alla suddetta società, che organizzerà i corsi, questa volta, per tutto il personale nei mesi di maggio e giugno.
Era proprio necessario rivolgersi a una società piemontese? Vista la disperata situazione delle aziende sarde, che nonostante la crisi continuano a pagare il diritto annuale alla Camera di Cagliari, non sarebbe stato più opportuno rivolgersi a una società isolana che occupa professionisti sardi? Oltretutto, ve ne sono pubbliche e private. Ancora, ci si sarebbe potuti rivolgere al Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell’Università di Cagliari, che da tre anni organizza un master in gestione dei processi di sviluppo e organizzativo. A tal proposito l’Università di Cagliari, l’Agenzia Regionale per il Lavoro, Sardegna Ricerche, la Banca di Credito Sardo e Confindustria Sardegna Meridionale hanno firmato un accordo con l’obiettivo di consolidare un percorso formativo universitario di alto livello nell’area delle risorse umane, utilizzabile dalle imprese e dalla pubblica amministrazione, assicurando la disponibilità di competenze e di professionalità di alto profilo ed un particolare riferimento alla realtà del territorio.
Intervento di sviluppo delle competenze, assistenza management e coaching in materia di Diritto civile, commerciale e amministrativo (Determinazione del Segretario n. 74 del 20 dicembre 2013)
Il Segretario Generale ha affidato il servizio relativo all’intervento di sviluppo delle competenze e di assistenza al management camerale allo studio legale Tosetto, Weigmann e associati di Torino (ancora una volta in Piemonte), per un importo di € 21.000,00.
Perché ci si è rivolti a uno studio torinese? A Cagliari, nell’intera Isola, davvero non esiste uno studio in grado di fornire tale servizio? Oppure, perché la Camera di Commercio non si è rivolta all’Università di Cagliari?
Piante ornamentali Fiera internazionale di Cagliari.
Tutti i visitatori della Fiera hanno ammirato le splendide piante che ornano i padiglioni. Gli alti limoni in vaso coltivati a spalliera o a cerchio sono di grande pregio, quindi immagino che siano costosi. Non posso stabilirlo con certezza perché nel sito camerale non c’è traccia di alcun provvedimento che impegni la Camera di Commercio di Cagliari nell’acquisto delle centinaia di piante, ormai agonizzanti, ancora presenti in Fiera.
Chi ha scelto il fornitore? È vero, come riferiscono le voci che girano, che la scelta sia stata fatta dalla Camera e poi l’acquisto sia stato perfezionato dall’Ente Fiera? Quanto è costata l’operazione e perché non lo sappiamo? Chi ha fornito le piante? Dov’è l’elenco delle aziende florovivaistiche sarde alle quali sono stati inviati i preventivi?
La nostra funzione non è formulare ipotesi, bensì controllare: soprattutto in presenza di voci secondo le quali l’acquisto del verde ornamentale sia costato € 70.000,00 (ammesso che sia vero) e che il fornitore sia un’azienda piemontese, e se tali voci fossero confermate sarebbe la terza volta che ci imbattiamo in un’impresa di quella regione. Se fosse vero, come potremmo spiegarlo alle aziende sarde che pagano il diritto camerale e che non ricevono mai ordinativi dalla Fiera di Torino?
Come detto, non formulo ipotesi e sono fiducioso che tali voci non corrispondano a verità. Dunque, l’Ente camerale sarà certamente in grado di fornire risposte in grado di dissolvere ogni dubbio, anche a tutela del buon nome del medesimo Ente.
Accordo con altra Camera di Commercio per utilizzo della graduatoria relativa al concorso a tempo determinato per l’area Anagrafe Economica (Delibera della Giunta Camerale n. 38 del 9 aprile 2014) .
La Giunta ha deliberato di utilizzare, per la copertura del posto di Conservatore, una graduatoria di altra Camera di Commercio stilata in occasione di concorsi a tempo determinato. Motiva questa scelta con il fatto che la Camera di Cagliari non dispone di una graduatoria valida e si trova a dover gestire “una situazione temporanea o eccezionale”. Ma, soprattutto, la delibera sottolinea la specificità del posto da ricoprire, che richiede il “possesso di competenze specialistiche relative al funzionamento del Registro Imprese”. La graduatoria selezionata è quella di Rieti, stilata in occasione della selezione pubblica per l’assunzione di un dirigente a tempo determinato. Evidentemente, a Rieti dev’esserci una scuola di altissima specializzazione per Conservatori, altrimenti la scelta di cercarlo al di fuori della Sardegna, dove le graduatorie sono possibili come nel resto del Paese, diventa incomprensibile. Mi piace credere, come mi fa intendere la delibera, che sia in arrivo in Sardegna un Conservatore di lunga e comprovata esperienza, che dovremo ovviamente verificare.
