Hotel Mediterraneo, il mistero dei lavori fermi e la roulette russa

La ricostruzione di una storia allarmante, che blocca i lavori di uno dei poiù storici hotel della città chiuso da anni


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Di Nanni Lancioni

I lavori di ristrutturazione dell’Hotel Mediterraneo sono ancora fermi nonostante l’ennesima promessa da parte delle società che lo hanno rilevato ormai da due anni. Ma bisogna chiedersi, cosa si nasconde dietro la debacle dell’Hotel Mediterraneo, storica  e pregiata struttura ricettiva di Cagliari trasformata in un cantiere fantasma in un punto strategico della città, ai piedi del meraviglioso colle sovrastato dalla Basilica di Bonaria? Perchè i 30 dipendenti sono rimasti senza lavoro? Cagliari, se vuole con convinzione imboccare la strada del turismo come motore dell’economia,  non si può permettere uno vero e proprio sfregio del genere. I proprietari russi devono fare chiarezza e dare risposte immediate e non più procrastinabili. I dubbi che nascono da semplici ricerche sono tanti e alimentano il timore che siamo davanti a un vasto problema dannoso per la città. 

 

Di seguito una breve ricostruzione dei fatti. 

 

Come noto proprietà dell’immobile e gestione dell’attività alberghiera dell‘Hotel Mediterraneo sono suddivise dall’estate del 2013  tra due società, la Reiservice Srl e la Reistar Srl. Entrambe fanno capo ad amministratori e soci russi. Protagonista in entrambe le società è stato Vitaly Khomiakov. Ma a collegare Cagliari con i misteri dell’alta finanza russa è il nome del socio di maggioranza della Reistar, tale Dmitri Goloshchapov, imprenditore che risulterebbe avere appena 24 anni. Una semplice ricerca permette di pensare che il giovane Dmitri sia figlio di Konstantin Goloshchapov. Chi è costui? Una banale rassegna stampa rivela che si tratta del direttore di Smp Bank, la banca di proprietà dei fratelli Rotenberg. A cascata, chi sono costoro? Boris e Arkady Rotenberg, tra i più influenti uomini d’affari della Russia e amici inseparabili di Vladimir Putin. Qui è davvero il cvaso di dirlo casca l’asino. Nel settembre del 2014 l’Autorità giudiziaria italiana ha di fatto bloccato tutte le operazioni finanziarie sul suolo nazionale afferenti ad Arkady Rotenberg nell’ambito dell’attuazione di provevdimenti sanzionatori adottati dall’Unione Europea. Sono anche state sequestrate alcune ville qui in Sardegna a Villasimius in località Campulongu e in Costa Smeralda. Nello stesso periodo si sono interrotti per sempre anche i lavori di ristrutturazione all’Hotel Mediterraneo di Cagliari. Tutto lascia pensare che il flusso di denaro si sia bloccato a causa del provvedimento giudiziario, anche se Rotenberg ufficialmente non compare in nessuno dei documenti a disposizione. Ulteriore elemento che lascia ipotizzare un legame tra le due vicende è l’identità di una professionista che ha lavorato a Roma per i Rotenberg e a Cagliari per il Mediterraneo. L’architetta Carmen Etzi ha progettato il prestigioso Luxury Hotel di Roma sequestrato a Rotenberg nel 2014 e risulta incaricata della parte architettonica della ristrutturazione del nostro Hotel Mediterraneo. Potremmo essere ovviamente davanti a un’incredibile coincidenza. Ma vorremmo anche capire se è vero che le due società russe sono andate in  causa davanti al Tribunale di Cagliari e se risponde al vero che i legali sardi di una della due compagini abbiano  rimesso il mandato per non meglio precisate ragioni.

Sono consapevole del fatto che quella dell’Hotel Mediterraneo sia una operazione finanziaria di stampo privatistico. Ma è altresì vero che siamo davanti a un problema che ha pesanti ricadute sull’immagine della nostra città.

Per questo nella mia qualità di consigliere comunale mi rivolgo ai proprietari russi dell’Hotel Mediterraneo affinchè una volta per tutte facciano chiarezza sui loro piani per l’albergo, dando a Cagliari e ai cagliaritani, tra i quali ci sono molti potenziali lavoratori, delle scadenze precise per mantenere gli impegni che intendono prendere. Sempre che intendano farlo.

 


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