Decine di ettari andati in fumo, le spighe dorate del grano sono state divorate dalle fiamme che, in poco tempo hanno raso al suolo il frutto del lavoro. Un danno economico non indifferente e non ancora quantificato: oggi sarà la giornata dedicata a questo triste rituale che, come ogni anno, purtroppo, si ripete svariate volte.
““Può una persona voler il male della terra che abita?” mi chiese un cittadino un anno fa, quando nelle campagne di Guasila si levarono alte le fiamme” ha esposto pubblicamente la sindaca Paola Casula. “Il nostro territorio è stato teatro ancora una volta del fuoco.
Erano in campo tutte le forze per provare ad arginare i danni. Ma non è bastato.
Grazie all’Assessore alla protezione civile Mirko Casti per la sua presenza sul posto e a tutte le persone che sono intervenute per provare a limitare la tragedia.
Domani ci sarà la conta dei danni. Ci attiveremo per attivare ogni misura necessaria per il ripristino dello stato dei luoghi.
Ma sinceramente la rabbia che provo per chi commette questi gesti non è ora descrivibile”.
Un bollettino di guerra, 40 roghi scoppiati un pò ovunque che mettono in evidenza come il dramma degli incendi si ripresenta puntualmente ogni estate.
Da una prima stima a Guasila sono stati bruciati 200 ettari, in campo decine di mezzi e uomini che hanno lottato anche contro il vento che ha reso difficili le operazioni di spegnimento del fuoco.