Aziende importanti come Google, Facebook, Ikea e Linkedin pronte a investire milioni di euro su Cagliari. E ad assumere tantissimi giovani disoccupati sardi: pura utopia? No, una ipotesi concreta all’interno della zona franca doganale del portocanale di Cagliari, dove per istituirla manca soltanto la firma finale della Regione. Piergiorgio Massidda, presidente della Cagliari Free Zoine, spiega: “Quello che ancora non è stato valutato nel migliore dei modi è che il regime di fiscalità all’interno della zona franca del porto sarebbe il più vantaggioso in Sardegna e per gran parte dell’Italia- dice Massidda- perchè le aziende che investiranno avranno sconti e dilazioni importantissime nei pagamenti dell’Iva. Noi abbiamo già realizzato il piano operativo, ora è necessario che la Regione approvi il progetto che prevede la realizzazione all’interno dei primi sei ettari del portocanale, dietro la Cict. Ikea, ad esempio, ha bisogno di un porto al centro del Mediterraneo dove smistare le sue produzioni. Verso l’Italia ma anche verso l’Africa, e Cagliari è stata individuata come il punto geografico ideale. Se Ikea- ed è solo un esempio- entrasse all’interno di questa zona franca, assumerebbe tantissime persone a Cagliari”: Massidda non fa altri nomi oltre a quello già certo di Ikea, ma l’interesse di colossi come Google e Facebook è confermato da varie fonti. Sono soprattutto le grandi aziende della tecnologia che avrebbero bisogno di una base a Cagliari sfruttando i vantaggi della fiscalità super ridotta. Con stipendi, quelli dei programmatori informatici, che sarebbero di 78mila euro all’anno. “Di sicuro qui a Cagliari con questo ed altri progetti si possono creare tantissimi posti di lavoro- conclude Massidda- se il problema politico o dei meriti futuri di questa iniziativa sono io, ho già affermato che posso dimettermi dalla presidenza di Cagliari Free Zone per fare in modo che l’operazione si sblocchi in tempi brevissimi. Ma qui in gioco c’è il futuro dei nostri giovani: il mio progetto attuale non è la candidatura a sindaco, ma un grande piano condiviso con la città perchè Cagliari riacquisti il lavoro e la speranza. Perchè la Regione ancora non firma?”.