Gonnesa, pastora per scelta frequenta il corso della Scuola Sarda di Pastorizia: Emanuela Fois, 46 anni, e un amore immenso per la natura e gli animali. “Questa scelta? Il lavoro di pastore offre la possibilità di essere immersi nella natura, a contatto diretto con gli animali e gli ambienti naturali, e di godere di una certa autonomia nella gestione del proprio gregge”.
Bella e determinata, Fois è una donna ben conosciuta non solo a Gonnesa, bensì in tutto il sud Sardegna: lei è la padrona di Merdulas, la capretta nata con gravi problemi di deambulazione e diventata la sua migliore amica. Ogni estate la porta al mare e la coccola tra le onde per farle fare fisioterapia in acqua. Gesti dolci che hanno richiamato l’attenzione di tutti e che dimostrano quanto può essere forte e intenso il legame tra uomo, animali e natura.
“Amo la natura e passare molto del mio tempo all’aperto, lavorare in autonomia e produrre con l’allevamento beni biologici e sani” spiega la donna.
“Alla Scuola Sarda di Pastorizia, che il GAL Anglona Coros ha promosso e il Consorzio EDUGOV ha gestito, ci insegnano materie come il mercato del latte ovino, genetica, riproduzione, pascolamento, sistemi foraggeri, nutrizione animale e marketing. lo personalmente sto imparando a elevare professionalmente il mio lavoro, acquisendo nuove competenze per un settore tradizionalmente importante ma in evoluzione, ricevendo anche un riconoscimento per il ruolo sociale ed ecologico del pastore”.
Un corso, quello della Scuola Sarda di Pastorizia, molto importante perché mira a elevare professionalmente i pastori, fornendo nuove competenze per il settore e promuovendo il riconoscimento del pastore come categoria professionale strategica per la Sardegna.
Sono ben 14 gli allievi, di cui 8 uomini e 6 donne, forte segnale che punta a evidenziate che anche le donne sono propense alla professione. “Del mio lavoro mi piace il forte legame con la natura e gli animali, la possibilità di preservare l’ambiente e la biodiversità e la soddisfazione derivante dalla custodia del bestiame e dalla vita all’aria aperta, anche se comporta sacrifici, lunghe giornate e una forte dipendenza dalle stagioni e dal tempo”.
Finito il corso Fois cercherà “di mettere in pratica le tecniche di allevamento acquisite con la Scuola di Pastorizia gestendo in autonomia una azienda”. Il sogno nel cassetto, insomma, è quello di aprire una propria attività di allevamento di ovi caprini, gestire il gregge e produrre formaggi. “Mi interesserebbe anche collaborare con altri allevatori mettendo a disposizione le competenze acquisite. L’attività di pastore è molto impegnativa, faticosa e piena di sacrifici richiede una presenza continua senza esclusione di sabati, domeniche e feste, ma è anche vero che la passione per gli animali e la natura, il desiderio di conservare e valorizzare tradizioni e prodotti ed il forte legame con il territorio e il suo ambiente aiuta a superare le difficoltà”.











