Gli “eroici” lavoratori delle mense Ats e delle Questure: non hanno ricevuto stipendi, ma continuano a lavorare

“I lavoratori degli appalti mense per Ats Cagliari e Sassari e per le Questure di Cagliari e Oristano continuano a prestare servizio anche in questa fase di emergenza Covid19 nonostante la società Cocktail
Service non abbia pagato gli stipendi di febbraio, la tredicesima 2019 e, in qualche caso, nemmeno la quattordicesima del 2018”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“I lavoratori degli appalti mense per Ats Cagliari e Sassari e per le Questure di Cagliari e Oristano continuano a prestare servizio anche in questa fase di emergenza Covid19 nonostante la società Cocktail
Service non abbia pagato gli stipendi di febbraio, la tredicesima 2019 e, in qualche caso, nemmeno la quattordicesima del 2018. Senza buste paga sono rimasti tutti gli altri lavoratori inattivi dai primi di marzo per la sospensione di alcune attività”, afferma la Cgil.

“Chiediamo che le committenti rescindano il contratto”, ha detto lasegretaria regionale Filcams Cgil Nella Milazzo che sollecita un intervento urgente, in particolare di Ats e Questura, “dal momento che
parte dei lavoratori continua a garantire un servizio di pubblica utilità in un contesto sanitario difficile e persino aggravato dai
ritardi nel saldare le retribuzioni”.

L’atteggiamento della Cocktail Service, che ha in appalto anche il
servizio mense (ora sospeso) delle scuole di Cagliari, Quartu, Elmas,
Stintino, Senorbì e Villaspeciosa è giudicato “vergognoso, sopratutto
in questa situazione generale di forte crisi in cui parte dei
dipendenti viene messa in cassa integrazione e, oltre allo stipendio
decurtato, non ha certezze sui tempi del pagamento da parte
dell’Inps”.

La Filcams Cgil sottolinea che la società ha continuato a non
rispettare leggi e contratti nonostante gli scioperi e gli incontri in
prefettura nei mesi scorsi: “È evidente – conclude Nella Milazzo – che
devono essere le stazioni appaltanti pubbliche a risolvere una volta
per tutte questa grave situazione”.


In questo articolo: