È sorpreso nel vedere un giornalista “bussare” alla porta della sua baracca. Giuseppe Scano, 64 anni, non è abituato alle visite. Da quattro anni il suo domicilio non è più a Selargius ma a Cagliari, fuori dall’ex Motel Agip che ospita i richiedenti asilo (ancora per pochi giorni, dopo le novità emerse dalla Prefettura). Tant’è: lui, ex muratore, racconta di essere “stato tamponato, nel 2007”, ecco il perché di quella camminata quasi sempre piegata, per via di dolori atroci alla schiena che non gli danno pace. “Per fortuna vivo in questa baracca, grazie a signor Luca, mi ha anche fatto l’allaccio del contatore elettrico”, racconta il 64enne. Luca sarebbe, stando a quanto conferma Giuseppe, “il padrone del motel. Dentro ho anche un divano”, prosegue, mentre con una mano scosta la leggera tenda di protezione”. L’incidente che gli è capitato “mentre andavo in bicicletta” gli ha procurato fortissimi dolori “a causa di un’ernia del disco”.
“Mi avvicineró personalmente al Comune di Selargius”, promette Giuseppe Scano, con l’intento di chiedere un aiuto. La video intervista finisce qui: troppo forti i dolori alla schiena per proseguire a parlare. Giuseppe si congeda, prima di rientrare nella baracca, con una stretta di mano e un “grazie”.








