Giuseppe Chessa, il presidente dell’Ordine dei medici a Radio Casteddu: “Solo il lockdown totale può evitare la terza ondata”
Giuseppe Chessa dal primo gennaio ha preso possesso della carica e ai microfoni di Radio Casteddu spiega “In Italia la carica virale è in aumento, il virus circola ma c’è chi sta anche molto peggio come la Gran Bretagna e la Germania. Io credo che queste misure provochino solo tanta confusione, nel senso che io sono dell’avviso che sarebbe stato molto meglio procedere con il lockdown completo, uno determinato per un periodo di tempo limitato, ma il tira e molla, soprattutto con le attività economiche, è drammatico. Tutta l’attività della ristorazione, delle palestre in queste condizioni morirà e allora sarebbe stato meglio essere più chiari. In questa maniera non si vuole scontentare completamente qualcuno ma alla fine si scontentano tutti. Si crea confusione, cresce ancora di più la paura della gente”.
Per quanto riguarda la situazione dei medici, oggi si conta un’altra croce. Sono davveri protetti?
“Diciamo che si può sempre migliorare, però bisogna riconoscere che sono stati fatti grossi passi avanti. Per quanto riguarda la protezione individuale, i dispositivi di protezione sono a disposizione di tutti e tutti quanti sono pregati di utilizzarli sempre, comprese tutte le procedure che riguardano la protezione dal virus. Ora abbiamo un’arma fondamentale in mano, c’è la vaccinazione anti covid. Questa va avanti a ritmo sostenuto, i primi sono stati i medici dei presidi ospedalieri, personale infermieristico e in seguito tutti gli altri. Sarà un’operazione di grande respiro e di grande impegno quella che porterà a vaccinare la popolazione generale, credo che per fare questo tipo di operazione non bastano le risorse disponibili dei medici che sono disponibili anche a una operazione di volontariato ma sono convinto che sia necessario l’intervento dell’esercito. I medici contagiati sono tanti, io tra questi: mi sono contagiato e per mia fortuna ho avuto un decorso della patologia tuttalpiù asintomatico. Sono in isolamento domiciliare da circa un mese e a me è andata bene. I colleghi morti sono 3 colleghi”.
Risentite qui l’intervista di Giuseppe Chessa del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
e scaricate gratuitamente l’APP di RADIO CASTEDDU












