“Giulini: pretendiamo rispetto, programmi e chiarezza. Non basta la salvezza”. La firma, maxi tanto quanto lo striscione srotolato in curva Nord all’ Unipol Domus, porta la firma degli Sconvolts. Nel giorno dei saluti a Claudio Ranieri inizia a rivedersi lo spettro di vivere stagioni senza emozioni, stimoli, con magari cambi di allenatore in corsa che però non portano il Cagliari a livelli accettabili. I tifosi contestano w fischiano il presidente rossoblù addirittura durante la premiazione a Ranieri, le poche parole di apprezzamento che ha rivolto a Sir Claudio sono state quasi tutte coperte, e gli applausi dalla tribuna hanno solo avuto l’effetto di un piccola pezza, troppo piccola.
L’aria che tira è che il “peggio” debba ancora venire. Il Cagliari resta in serie A solo grazie a Ranieri, è lui che ha messo la squadra in campo con i giocatori che gli ha messo a disposizione la società. Società che, adesso, dovrà pescare dal cilindro un nuovo mister capace di portare il Cagliari oltre la quota salvezza che tanto fa battere il cuore di ogni tifoso ma che, contemporaneamente, porta ogni fine stagione a rendersi totalmente conto di avere tifato per una squadra “anonima”, incapace di spiccare il volo.












