Doveva essere soltanto sua. Sua e di nessun altro. Non delle amiche, non della famiglia. Doveva essere il suo mondo. Perciò l’ha uccisa: per essere sicuro che no sarà mai di nessun altro. L’ha raccontato Filippo Turetta ai giudici peer spiegare, in un interrogatorio fiume di 9 ore, perché ha ammazzato la sua ex fidanzata che diceva di amare tanto. E la spiegazione di Filippo sta tutta in una manciata di parole: “Doveva essere solo mia”. Nell’interrogatorio, tanti i non ricordo e i non so, forse già una strategia difensiva, ma anche la nuova ammissione di colpevolezza e la richiesta di pagare per quello che ha fatto. Filippo, 22 anni fra qualche giorno, ha poi chiesto di nuovo di vedere i genitori che invece hanno detto di non essere pronti a incontrarlo.
La ferocia del ragazzo è stata terribile: ha infierito sulla povera Giulia con più di venti coltellate, lasciandola morire dissanguata dopo la coltellata letale, all’aorta, inferta alle 23.40. Quando ha messo Giulia in auto e si è diretto verso il lago Barcis dove poi è stata trovata, era già morta dopo un’agonia di mezz’ora.
Martedì alle 11 saranno celebrati i funerali di Giulia a Padova.











