Giornata mondiale dei migranti, anche Cagliari è in prima linea con, anche, il battesimo del progetto “Migrantour-le nostre città invisibili”, organizzato dall’associazione onlus “Amici di Sardegna” che, grazie ai sedicimila euro messi a correre dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, sotto l’egida della ong Acra, sta riuscendo a far svolgere dei momenti formativi a giovani stranieri. C’è chi arriva dal Portogallo, chi dal Marocco e chi ancora dall’Algeria. “Molti dei ragazzi partecipanti, una decina, sono titolati, parlano italiano e hanno tutto il piacere di restare qui. Hanno studiato per far conoscere il rione Marina attraverso un’ottica differente, facendo scorgere aspetti inediti, trascurati. Con la loro lettura rileggiamo la nostra storia”, spiega il presidente della onlus Roberto Copparoni.
“Stanno dimostrando la volontà di rispettare e voler conoscere le nostre istituzioni, non vedo perché debbano esserci chiusure”, chiosa Copparoni, riferendosi a qualche polemica scoppiata nei mesi scorsi durante la prima presentazione del progetto: “Questi sono giovani che rispettano le nostre tradizioni e, giustamente, chiedono rispetto anche per le loro. Solo così si cresce insieme”.










