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Deve difendere la medaglia d’argento conquistata nella road race di Malaga, in Spagna, e agli Europei di Cagliari. Gianni Fadda, settantunenne cagliaritano, per decenni uno dei venditori ambulanti più famosi e stimati fuori dal mercato civico di San Benedetto, dal 2003 è un trapiantato di fegato: “Ho avuto una cirrosi, sono stato operato a Padova. Ringrazio ogni giorno l’angelo che mi ha donato l’organo, se non fosse stato per lui non avrei mai potuto conoscere i miei nipotini”, dice, commosso, Fadda. “Ringrazio anche mia moglie e i miei due figli, mi sono sempre stati vicino. Sono un miracolato”. Certo, riuscire a trovare un fegato nuovo e campare in forma quasi ottima dopo sedici anni è un risultato sorprendente, principalmente legato all’alta professionalità dei medici che hanno avuto a che fare col settantunenne. Poi, nessuno vieta di metterci anche la parte – “misteriosa” in quanto non visibile – magari di un intervento divino.
“Prima del trapianto non avevo mai fatto sport e poi, grazie all’associazione Prometeo, sono stato spronato. Mi sono messo in discussione, l’attività sportiva per noi trapiantati è importantissima”, osserva Fadda, “da anni faccio volontariato, ho deciso di aiutare in qualunque modo gli altri, è il mio modo di dire ‘grazie’ per il dono ricevuto”. Quello di una seconda occasione, nella vita, di avere una vita.