Ulteriori colpi di scena riguardano uno dei casi più mediatici degli ultimi anni, il delitto di Chiara Poggi a Garlasco. Questa mattina i carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, su mandato della procura di Pavia, hanno iniziato una perquisizione a casa dei genitori Andrea Sempio, nuovo indagato circa l’omicidio.
Inoltre, sono sequestrati personal computer e telefonini a casa sua a Voghera. Una svolta importante che apre nuove prospettive di indagine. Altro importante filone investigativo è la ricerca dell’arma del delitto, che si pensa possa essere un attizzatoio. Per questo, i vigili del fuoco di Pavia si sono recati a Tromello per lo svuotamento del canale che scorre nel centro del paese, vicino alla casa della nonna della gemelle Cappa, cugine di Chiara. Gli inquirenti credono che l’assassino possa essersi sbarazzato dell’arma gettandola proprio lì.
L’ingegnere Cesare Curti, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune ha spiegato che: “tecnicamente, visto il fondo melmoso”sicuramente” potrebbe trovarsi ancora lì. La pulizia che l’amministrazione locale ha fatto otto anni fa era ”superficiale, le barche tagliano l’erba, non toccano il fondo”. L’attrezzo in questione sarebbe stato quindi preso in casa di Chiara per colpirla, ma la madre Rita Preda ha precisato che “tutti gli attrezzi del camino ci sono ancora, l’attizzatoio che avevamo allora c’è ancora adesso”. L’attizzatoio non è la prima volta che viene messo in campo nelle indagini. Un netturbino, poco dopo il delitto, aveva descritto una ragazza bionda su una bici nera corrispondente a Stefania Cappa ma fu poi condannato per calunnia.