“Ho pensato di morire, e come me tutti quelli a bordo dell’aereo Volotea. Ci siamo messi a pregare, per fortuna posso raccontare cosa è successo”. È ancora molto choccata Mariangela Campus. Quarant’anni, disabile, vive a Quartu Sant’Elena, fidanzata con un ragazzo della provincia di Salerno. “Ero da lui qualche giorno, stavo rientrando a casa ma mai mi sarei aspettata che potesse accadere un fatto simile”. Posto 17A, “proprio accanto all’ala colpita dal fulmine, erano le 19:10 di ieri, eravamo partiti con un’ora di ritardo dall’aeroporto di Napoli. Dopo due minuti il pilota ci ha comunicato l’atterraggio d’emergenza a Palermo”. Lì, un po’ di attesa, poi il volo verso Elmas.
“Sono una miracolata, a bordo c’era una ragazza che piangeva e urlava di continuo. Io sono disabile, ho un’invalidità all’ottanta per cento causata da artrite reumatoide, attacchi di panico e soffro anche di fibromialgia”, racconta la testimone, “è stato vergognoso che, al nostro arrivo a Elmas nel cuore della notte non ci fosse nessuno ad accoglierci, nemmeno un’ambulanza. Noi sardi siamo proprio abbandonati, soprattutto quando si tratta di trasporto aereo”.









