Pronti a scioperare se la Regione non darà loro certezze sulla riforma organica del personale tuttora impiegato. I Forestali sardi, già in stato di agitazione, temono per il loro futuro in quanto da gennaio del 2017 lo scenario a livello nazionale è chiaro, saranno assorbiti nell’Arma dei carabinieri. Ma in Sardegna, essendo una Regione a statuto speciale, cosa accadrà realmente a questi attuali dipendenti regionali?
E il timore dei 1350 ranger sardi, (suddivisi nell’Isola su 82 stazioni e basi navali, 18 in quelle su cui operano nella sola provincia di Cagliari), è palese: “Che fine faranno le nostre competenze professionali di 30 anni di lavoro, ancora non sono state tracciate le risposte chiare sul nostro futuro, c’è il rischio di sovrapposizione di compiti tra noi e il corpo militare”. Dubbi, domande, perplessità emerse nel corso di una conferenza stampa, tenutasi stamane in via Zara, dai sindacati Fendres-Safor, per voce del segretario Ignazio Masala. I forestali vogliono scongiurare un possibile demansionamento di compiti e responsabilità, ora si attende un incontro con l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, già fissato per il 7 settembre e non ultimo, un incontro con le parti in Prefettura in cui emergeranno i disagi vissuti in campo dai forestali, impegnati nell’antincendio, nella prevenzione, indagine e repressione di reati legati ad inquinamento sul territorio. Intanto, l’astensione dal lavoro potrebbe essere già fissata dopo l 20 agosto.
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