Flumini, le fogne in mare e i turisti scappano con i liquami in spiaggia: “Situazione assurda, da 20 anni nel caos”

Flumini di Quartu, le fogne si riversano in mare: con i liquami in  spiaggia, nella zona di Stella di mare 2 i turisti sono costretti a scappare verso altri lidi e i residenti non possono fare il bagno. Ecco cosa è successo stamattina. LE INTERVISTE A DELUNAS E AI CANDIDATI SINDACI DI QUARTU


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Flumini di Quartu, le fogne si riversano in mare: con i liquami in  spiaggia, nella zona di Stella di mare 2 i turisti sono costretti a scappare verso altri lidi e i residenti non possono fare il bagno. “Le cause? Sicuramente qualche depuratore privato mal funzionante che sversa liquami sul terreno circostanze che possono poi arrivare in spiaggia”, spiega il Sindaco Stefano Delunas. 500 metri di spiaggia in tutto, che sostanzialmente corrispondo al tratto di mare antistante le vie Sorrento e Mar Baltico, zona frequentatissima sia dai residenti che dai turisti. “Le acque di balneazione vengono sempre monitorate e i dati comunicati al nostro assessorato all’ambiente e alla nostra biologa, la dott.ssa Rita Secci. Può capitare qualche volta all’anno che i dati con i valori superino le soglie previste per legge e a quel punto è lo stesso ente regionale che ci propone di interdire alla balneazione i tratti di spiaggia”.
Un problema decennale insomma, al quale non si è ancora riusciti a porvi rimedio. “Bisogna fare un piano di verifiche per vedere eventuali allacci abusivi – spiega Graziano Milia, candidato a sindaco con una lista civica – occorre affrontare un ragionamento con Abbanoa e chiudere il progetto fognario sul litorale”. Sbuffa un po’ Milia e aggiunge: “Mi obbliga a dire che nulla è cambiato e che bisogna riprendere proprio da dove ho lasciato 20 anni fa”.
L’ex sindaco della terza città della Sardegna aggiuge che “ci sono stati errori storici, però in vent’anni la situazione non è mai cambiata”.
Il problema è al centro dell’attenzione anche per Francesco Piludu del Pd: “Gravissima situazione che continua a verificarsi da anni nonostante le continue segnalazioni e i richiami di Goletta Verde, ARPAS e Ministero della Salute”.  Per il candidato a sindaco per la coalizione di Centrosinistra progressista, ambientalista e identitaria, è necessario un intervento in collaborazione con i comuni dell’hinterland. “Serve un intervento di controllo delle acque, in particolare delle condotte fognarie, a monte, in collaborazione con i Comuni di Maracalagonis e Quartucciu.
Questa amministrazione di centrodestra ha voltato la faccia alle nostre spiagge, abbandonandole come tutta la città”.
Una grave situazione, affrontata anche in consiglio comunale più volte e che necessita di un intervento deciso, mirato e immediato in modo tale da restituire il litorale ai cittadini e renderlo finalmente fruibile 365 giorni all’anno.
“La situazione critica dei depuratori si protrae da decenni. In questa consiliatura – spiega  Guido Sbandi, candidato alle amministrative di fine ottobre con il Movimento 5 Stelle –
più volte l’argomento è stato affrontato nelle commissioni consiliari permanenti, ma le interlocuzione dell’amministrazione con gli enti competenti (Egas-Abbanoa) hanno portato, sostanzialmente, ad un nulla di fatto. Gli impianti non dovevano essere più gestiti dal comune da anni, ma la burocrazia tra enti sembra essere sorda alle necessità della popolazione e del territorio che ne pagano le conseguenze sia in termini di disagi che di perdita di immagine.
Non dimentichiamoci che nella lottizzazione denominata Oasi gli sversamenti di liquami sono frequenti e d’inverno gli allagamenti di strade e case sono diventate inaccettabili.
L’amministrazione deve riuscire a imporre condizioni e tempi certi per il trasferimento degli impianti e la dismissione di altri con gli enti interessati, se ciò non avvenisse bisognerebbe interessare la procura della repubblica, poiché la salvaguardia della salute e dell’ambiente non possono ammettere ritardi e/o lassismo da parte di componenti politiche o di enti pubblici”.


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