“Troppe parole e pochi fatti da parte della Giunta regionale nella gestione della nascita del nuovo polo sanitario cagliaritano. Intanto tra ritardi e lungaggini le vere vittime del caos sono i pazienti”.
Paolo Truzzu, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An, si dice favorevole al processo di accorpamento tra Oncologico, Microcitemico e Brotzu, ma ricorda all’assessore regionale alla Sanità, Arru, i tanti errori commessi, primo fra tutti la mancanza di una guida autorevole dell’intera operazione.
“Le chiacchiere stanno a zero”, accusa Truzzu. “Mentre a Sassari in questi giorni, sotto la supervisione degli ex manager, è nata una mega struttura sanitaria d’eccellenza dalla fusione di diversi ospedali, nel Capoluogo abbiamo una situazione di totale confusione”, ribadisce.
“Il tutto avviene nel silenzio assordante da parte della sinistra cagliaritana – aggiunge l’esponente di FdI – e in particolare del sindaco Zedda. Come Primo cittadino ha un ruolo da ufficiale sanitario e precise responsabilità. A poco serve, perciò, la difesa d’ufficio che nei giorni scorsi gli ha fatto sulla stampa l’assessore Arru, nella curiosa veste di avvocato delle cause perse”.
L’interesse della Regione su questa vicenda, secondo Truzzu, “sembra focalizzato sempre più sui primariati, le direzioni sanitarie, la perdita di prestigio dei singoli nella sanità cittadina, ma si ignora che le vittime di queste lotte di potere sono i cittadini cagliaritani e sardi. Pazienti che sino a qualche tempo fa avevano a disposizione delle strutture altamente specializzate su cui fare riferimento – conclude – ma che oggi sono succubi del disordine e dei disservizi conseguenti a un processo di accorpamento nato male e gestito peggio”.











