L’estate cafona in Sardegna continua a dispetto di segnalazioni e controlli. Dovranno pagare una sanzione di 354 euro a testa due turisti americani multati dal personale del Blon del Corpo Forestale di Siniscola per aver usato le moto d’acqua all’interno dell’Area Marina Protetta di Tavolara Capo Coda Cavallo, irrispettosi dei divieti e delle raccomandazioni. Incuranti delle regole e sprezzanti nei confronti di richieste e raccomandazioni, i due vacanzieri, passeggeri di uno yacht di lusso che ha gettato l’ancora davanti alla spiaggia di Cala Brandinchi, tra Punta Aldia e Isola Rossa, hanno iniziato il loro show in sella ai loro jet ski lanciati a forte velocità. Raggiunti da due motovedette del corpo forestale della Caletta impegnate in un servizio di vigilanza marittima, col personale a bordo, due sottufficiali e un assistente, sono stati immediatamente bloccati ed identificati. Ad allertare le forze dell’ordine sono stati anche i bagnanti che si trovavano sulla spiaggia e ben conoscono le regole di tutela ambientale.
Nell’intera area tutelata le uniche moto d’acqua ammesse a circolare sono quelle delle forze dell’ordine e quelle adibite al soccorso in mare; per tutti gli altri vige il divieto assoluto. Questo è solo l’ultimo episodio, in ordine di tempo: pochi giorni fa è toccato alla spiaggia di Talmone a Palau, dove è stata allestita una location per un party privato, e prima ancora ad essere presa di mira dai turisti cafoni è stata l’isola di Soffri nell’Arcipelago di La Maddalena, anch’esso protetto da vincoli ambientali e paesaggistici.











