Estate alle porte in Sardegna, l’sos dei lavoratori: “Contratti part time finti e paghe da fame in hotel e bar”

Ore di lavoro mai “precise”, weekend pagati come giorni normali e turni di riposo non rispettati. Il popolo di camerieri, baristi e tuttofare torna a protestare in piazza con la Cgil: “60 ore di lavoro alla settimana, spesso in ero tra ricatti e condizioni al limite dello sfruttamento”


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“Il turismo è il settore dove sono più frequenti irregolarità e sfruttamento ma anche quello con i salari più bassi”: per vigilare su quanto accade a migliaia di lavoratrici e lavoratori impegnati nei tanti hotel, ristoranti, bar e strutture ricettive di tutta la Sardegna, la Filcams Cgil avvia, da giugno a fine agosto, la campagna “Mettiamo il Turismo Sottosopra” con l’obbiettivo di dare informazioni, direttamente nei luoghi dove si lavora, sui diritti contrattuali del personale occupato. La campagna sarà inaugurata martedì diciotto giugno nel corso di un’iniziativa pubblica alle 18 in piazza Garibaldi a Cagliari, occasione per spiegarne le ragioni insieme alla segretaria della Filcams regionale Nella Milazzo e al segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante. Nella piazza, anche la rappresentazione teatrale “Il Turismo nel Sottosopra”, curata dalla Cooperativa Aparte, con Laura Pozone e Gianluca di Lauro e, dalle 20:30, intrattenimento musicale. Sono tanti i problemi che affliggono un settore dove spesso, purtroppo, “le condizioni di lavoro sono particolarmente dure e il contratto nazionale non viene rispettato: ad esempio nelle parti che riguardano i turni di riposo, il corretto inquadramento, il pagamento degli straordinari, le maggiorazioni per il lavoro festivo, domenicale e notturno”, attacca la Cgil.  “Le aziende devono capire che il rispetto del contratto non è prescindibile”, spiega la segretaria regionale Filcams Cgil Nella Milazzo, sottolineando che “i continui tentativi di ridurre i costi del lavoro pur di aumentare i profitti vanno a discapito del settore turistico nel suo complesso, della qualità del servizio offerto e, di conseguenza, anche delle imprese che vi operano, perché è la qualità del lavoro che sostanzia la qualità del turismo. Eppure, proprio in una regione turistica come la Sardegna, il settore è caratterizzato da un’occupazione troppo spesso non regolare, contratti part time finti con lavoro effettivo di sessanta ore alla settimana, lavoro in nero e tutte quelle forme di lavoro grigio che nascondono illeciti e abusi, spesso subiti pur di lavorare”. 

“Le lavoratrici e i lavoratori stagionali sono esposti a ricatti e condizioni di lavoro al limite dello sfruttamento – aggiunge la segretaria – una situazione inaccettabile che deve cambiare”. È questo il senso di questa campagna nazionale, che da domani partirà ufficialmente anche nell’Isola e che, allo slogan “Mettiamo il turismo sottosopra” quest’anno aggiunge il sottotitolo “Lavori nel turismo? Fatti valere. Significa rimettere al centro il protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori, superare un modello occupazionale insostenibile per garantire occupazione e servizi di qualità, ripartendo dai diritti, dalle politiche attive, da formazione e riqualificazione professionale”. Per sensibilizzare tutti, operatori, cittadini e turisti, il Camper dei Diritti della Filcams attraverserà la Sardegna da Nord a Sud in oltre sessanta tappe fra spiagge, centri storici, luoghi di interesse turistico. 


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