Esperanza, il padre: “Ho gettato i suoi resti nel Cixerri”. Trovato un pannolino

Il 28enne Rom ha fornito la sua versione al gip, nel pomeriggio c’è stato il sopralluogo delle Forze dell’ordine nell’area indicata dall’uomo: “Prima di gettare i resti ha detto di aver bruciato il cadavere della bimba dentro un frigorifero. Attendiamo i risultati delle analisi della Scientifica”


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La confessione c’è stata, ed ha consentito di effettuare un sopralluogo dettagliato. Il mistero che avvolge la morte della piccola bambina Rom, Esperanza Seferovic, però, va avanti. Il padre, Slavko Seferovic, ha dato “indicazioni precise agli inquirenti. I controlli fatti al dodicesimo chilometro della 130 hanno portato al ritrovamento di un frigorifero con le pareti annerite e, sul bordo della strada, di un pannolino”. A parlare è l’avvocato Daniele Condemi, che assiste i genitori. Anche lui era presente durante il sopralluogo della polizia. “Seferovic ha raccontato di aver trovato la figlioletta morta soffocata da un boccone il quattro dicembre scorso, quando era tornato dentro il camper insieme alla moglie. Preso dal panico, ha detto di aver prima bruciato il cadavere e di aver poi gettato i resti nel rio Cixerri”.

 

I resti della piccola, però, “non sono stati trovati. Sul frigo annerito e sul pannolino si dovrà pronunciare la Scientifica”, spiega Condemi, “solo con i risultati delle analisi ci potrà essere chiarezza. Inoltre, adesso bisognerà sentire la versione della madre Dragana Ahmetovic, anche lei arrestata”. Seferovic è stato riportato dentro il carcere di Uta.


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