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Sono stati scarcerati ma hanno visto il cielo e respirato l’aria di Sestu solo per poche ore. Il 38enne Sandrino Soro e il fratello quarantunenne Gabriele, pluripregiudicati, sono stati arrestati nuovamente dai carabinieri della stazione guidata da Riccardo Pirali. Le accuse sono tentata estorsione, minace e danneggiamento: i due, sottoposti all’obbligo di dimora in seguito a una rapina compiuta ai primi di agosto in una tabaccheria di Assemini, una volta fuori dal penitenziario hanno tentato di estorcere l’usufrutto dell’abitazione di uno zio, un pensionato 69enne residente in località Cannedu, minacciando di morte sia lui che il figlio convivente. Sandrino e Gabriele Soro hanno utilizzato delle roncole, distruggendo diversi oggetti presenti nella casa. Il pensionato, spaventato, è riuscito a scappare e a raggiungere la stazione dei carabinieri: una volta lì ha chiesto aiuto. I militari sono immediatamente intervenuti riuscendo, in tempo record, a rintracciare e bloccare i due aggressori.
Una delle roncole utilizzate per le minacce è stata recuperata e sottoposta a sequestro. L’epilogo per i due arrestati, assisti dall’avvocato Roberto Delogu, è stato il rientro nel carcere di Uta, come disposto dall’autorità giudiziaria.