Negli anni Ottanta, tra i vicoli del quartiere Marina di Cagliari, c’era chi sapeva muoversi senza farsi notare e chi, come Efisio, era diventato una leggenda. Da questa memoria urbana prende forma Il Taschinaro, il nuovo romanzo di Sandro Mascia, ambientato a Cagliari tra gli anni Ottanta e il presente, con un’attenzione particolare alla Marina, luogo centrale tanto nella storia quanto nell’immaginario dell’autore. Il romanzo si inserisce nel percorso narrativo già avviato da Mascia con opere precedenti come Cafè Marina e L’Alfa e l’Omega, confermando l’interesse per una narrativa urbana radicata nel territorio e popolata da personaggi marginali, osservati senza retorica.
Protagonista della storia è Efisio, leggendario “re dei taschinari”, borseggiatori abilissimi che negli anni Ottanta vivono di astuzia e destrezza in una città brulicante di figure irregolari, piccoli crimini e codici d’onore non scritti. Quarant’anni dopo, Efisio ha cambiato vita ed è diventato un onesto sarto, conducendo un’esistenza apparentemente tranquilla. L’arrivo di nuovi e pericolosi personaggi nel quartiere sconvolge però questo equilibrio e lo costringe a confrontarsi con un passato che credeva definitivamente sepolto. Per proteggere gli ultimi e salvare un’anima in pericolo, il vecchio “re” sarà costretto a tornare in azione, mettendo a rischio tutto in uno scontro che potrebbe costargli caro. Con una scrittura diretta ed essenziale, Il Taschinaro racconta una storia di redenzione, coraggio e identità, in cui la città non è semplice sfondo ma presenza viva: vicoli, piazze e strade della Marina diventano luoghi di memoria, conflitto e trasformazione. Mascia costruisce un noir urbano teso e umano, capace di attraversare il tempo e interrogare il rapporto tra individuo e comunità, restituendo il ritratto di una Cagliari aspra, autentica e difficile da dimenticare. Sandro Mascia vive e lavora a Cagliari ed è barista nel quartiere Marina, contesto che rappresenta una fonte costante di ispirazione per la sua scrittura. Accanto all’attività lavorativa, coltiva da anni la narrativa, dedicandosi a romanzi profondamente legati alla città e alle sue storie sommerse. Il Taschinaro rappresenta una nuova tappa di questo percorso, coerente per temi e ambientazione, e conferma uno sguardo attento alle vite che si muovono ai margini, tra passato e presente.












