Dopo i commenti sulle discariche abusive e a causa delle polemiche rivolte alla Municipalità di Pirri, interviene la presidente Maria Laura Manca: “Sono ben consapevole di queste tristi situazioni presenti nel nostro territorio”, commenta con rammarico la presidente. “Si tratta di un’urgenza sempre più grave che non accenna a diminuire. Ricordo che Pirri nel 2019 è stato tra i primi luoghi a Cagliari dove è stata introdotta la raccolta differenziata. Tra l’altro anche tra le prime realtà in quanto zona sperimentale. Al tempo la popolazione l’aveva accolta con grande favore e non si erano manifestate ancora azioni di protesta né situazioni di degrado urbano. Da qualche anno purtroppo la situazione è cambiata e la maleducazione si è infiltrata anche nelle vie e nei vicoli di tutta la città di Pirri”. Sollecitata dalla grave situazione di via Duca di Genova aggiunge: “Nello specifico nel mese di luglio ho fatto personalmente una ricognizione delle discariche abusive che si trovano sul territorio. Sono zone che vengono costantemente segnalate e pulite quasi quotidianamente. La traversa di via Duca di Genova è una delle tante aree che subiscono questo tipo di trattamento, c’è il campo tra via Roberto Pisano e via Italia, ma anche tra le più nascoste: via del Lentisco, via Alessandro Volta e piazza Santa Rosalia”.
Ma quali azioni può svolgere la Municipalità in merito a questa situazione? “Purtroppo, come Municipalità di Pirri, voglio specificarlo ancora una volta, manteniamo la sola facoltà di consultazione e sensibilizzazione, non abbiamo il potere di intervento, il quale spetta esclusivamente agli uffici comunali e assessori competenti. Non abbiamo ad oggi ricevuto le deleghe. Il nostro compito è quanto ogni giorno svogliamo, ovvero, monitorare e segnalare. L’attività di rimozione è competenza che spetta al Comune di Cagliari, ma capisco che sia difficile intervenire quando le persone continuano ad accumulare rifiuti in maniera costante. In queste situazioni non c’è solo malaffare ma anche connivenza dei cittadini”. Allora quale soluzione? “Per combatterla non basta l’intervento dell’Amministrazione pubblica. Serve uno sforzo collettivo e un’attenzione maggiore anche da parte dei cittadini. Chiedo quindi una sensibilità maggiore non solo da parte di chi è protagonista di questi atti, ma anche per i cittadini che, non direttamente coinvolti, possono denunciare. Avere cura del proprio territorio è anche questo”. Infine, la presidente non molla e continua la battaglia mandando un appello accorato: “Ognuno di noi non deve essere indifferente davanti ad un’emergenza simile, perché è un problema di sicurezza che riguarda tutti. Cerchiamo di voler bene alla nostra casa comune”.











