Effetto Sardara, cadono le teste dei direttori generali. E arriva il super segretario da 240mila euro all’anno

Tutto secondo copione: fuori i tre presenti al banchetto proibito in zona arancione, compreso il capo della Forestale, ora Solinas dovrà scegliere i successori in un elenco di 250 persone. Intanto arriva il maxi stipendiato segretario regionale: è Francesco Scano, magistrato del Tar


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Lo spoil system per vendicare il mancato rispetto del lockdown e delle norme anti covid è compiuto: i tre direttori generali presenti alle terme di Sardara lo scorso 8 aprile, insieme a una quarantina di persone in piena zona arancione, sono stati fatti fuori dal presidente della regione Christian Solinas. Che ha mandato a casa il dg degli Enti Locali e Urbanistica Umberto Oppus, quello dell’Industria Alessandro Naitana e il capo del corpo forestale Antonio Casula. Al loro posto, ne arriveranno altri tre, scelti fra un elenco di 250 idonei. Prima di loro, si era dimesso l’intero vertice dell’Aou di Cagliari (direttore generale Giorgio Sorrentino, sanitario Paola Racugno e amministrativo Roberta Manutza), tutti in scadenza di mandato, ed è rimasto a casa anche Giuliano Patteri, allora a capo di Forestas. Non è stata infine confermata, anche se con Sardara non c’entra niente, la dg della centrale regionale di committenza, Cinzia Lilliu.

 

Intanto, in attesa di conoscere il destino dei giornalisti dell’ufficio stampa, che cessano oggi il loro incarico come previsto dalla legge 107, è stato nominato il super segretario della Regione, il cui stipendio ha alimentato non pochi malumori: Francesco Scano, 69 anni, magistrato del Tar Sardegna, incasserà infatti oltre 240mila euro all’anno. Sulla vicenda di Sardara resta aperta l’inchiesta della Procura di Cagliari.


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