Don Cannavera, l’anti Barracciu:”Voglio una politica che dia speranza”

Oltre 200 persone a Serdiana all’incontro con don Cannavera: Sel, Rossomori, Partito dei Sardi, Irs, Sardigna Natzione, ma anche molti delusi del Pd alla finestra. “Nessuno degli attuali candidati a governatore risponde alle esigenze dei sardi: ora questo nostro movimento culturale diventa politico”, ha detto don Cannavera


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Don Cannavera entra con prepotenza sulla scena delle prossime elezioni regionali. E nasce un tavolo alternativo nel centrosinistra e alla Barracciu: quello che è venuto fuori stasera nel fatiidico incontro di Serdiana. Non c’erano soltanto i delusi del Pd, ma anche alcuni suoi esponenti storici come Paolo Fadda, almeno tra gli spettatori. Il sacerdote diventa così quasi il leader di un altro tavolo, che sta unendo Sel con i Rossomori e con i sovranisti di Paolo Maninchedda, presente anche lui all’incontro. Non ci si aspettava una presenza in generale così massiccia, oltre 200 persone alla comunità La Collina insieme a don Cannavera. C’era Sardigna Natzione, c’era Irs, c’erano tutte le anime più indipendentiste del centrosinistra. “Voglio una politica che dia speranza”, queste le parole di Cannavera. “Saremo i garanti della prossima legislatura”, gli slogan di don Ettore che fanno rumore, soprattutto alla luce dell’inchiesta sui fondi ai gruppi. Cannavera ha anche sottolineato come nessuno degli attuali candidati a governatore, a suo parere, possa rispondere alle vere esigenze della Sardegna e dei sardi. “Vogliamo mettere insieme le nostre idee, in un gruppo culturale che ora diventa politico. Ci chiamano i ribelli della Collina, in un certo senso lo siamo ma è il momento di farci avanti”. Ed è chiaro che, da stasera, la candidatura di Francesca Barracciu a leader del centrosinistra si fa di colpo più fragile. Perchè c’è una larga fetta di coalizione che si riconosce in un movimento nuovo.  Terra, pace, istruzione, lavoro e solidarietà: queste le cinque parole “magiche” pronunciate in un incontro che rischia di cambiare davvero le sorti di una campagna elettorale appena cominciata proprio oggi, con Berlusconi che ha riconfermatola sua fiducia nella candidatura di Cappellacci. Ora il centrosinistra deve scegliere quale bivio prendere.

 

(foto di Dietrich Steinmetz)