Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Ci sarà tantissima gente domani pomeriggio al funerale di Stefano Mansi. 26 anni, appassionato di moto in modo viscerale, morto della sua passione sabato pomeriggio sulla strada fra Solanas e Villasimius, quando ha perso il controllo della sua Kawasaki e si è schiantato. Inutili i soccorsi: Stefano è morto sul colpo.
Di lui, quelli che lo conoscevano raccontano di un ragazzo per bene, buono e solare, altruista, sempre pronto a dare una mano a chi ne avesse bisogno e perdutamente innamorato della sua moto. Cosa che si evince facilmente anche dai suoi social: alla moto è dedicata la maggior parte dei post, con frasi usate per spiegare cosa significasse per lui. Come quella che oggi sembra quasi un triste presentimento: “La moto. L’unico elemento sulla terra che sta in bilico tra il rischio di morire e il rischio di vivere. Alcuni….hanno il timore di guidarla. Altri….hanno paura di smettere”.
Aveva tantissimi amici, Stefano. Una parola buona e un abbraccio sempre per tutti. E proprio accanto a un amico sarà seppellito, nel loculo vicino a quello di Gabriel Viel, un altro motociclista di Villasimius che ha perso la vita lo scorso ottobre sulla stessa strada: erano amici, condividevano la stessa passione per le moro e di quella passione sono morti entrambi.